Il Papa ai vescovi scandinavi: difendere la vita e promuovere il valore della famiglia
fondata sul matrimonio
La difesa della vita e della famiglia fondata sul matrimonio e l’importanza della
religione per il bene comune: sono i temi forti affrontati da Benedetto XVI nel discorso
ai presuli dei Paesi scandinavi in visita ad Limina, ricevuti stamani in Vaticano.
In questo Anno Sacerdotale, il Papa ha inoltre incoraggiato i presbiteri a seguire
l’esempio del Curato d’Ars. L’indirizzo d’omaggio è stato rivolto al Papa da mons.
Anders Arborelius, presidente della Conferenza episcopale della Scandinavia. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
Benedetto
XVI ha chiesto ai vescovi scandinavi di “ricordare innanzitutto la centralità della
famiglia per la vita di una società sana”. Purtroppo, ha rilevato, “negli ultimi anni
abbiamo visto un indebolimento” dell’istituzione matrimoniale e della visione cristiana
della sessualità, “che per così a lungo hanno servito quale fondamento delle relazioni
personali e sociali della società europea”. In particolare, il Papa ha affermato che
i bambini hanno il diritto di essere cresciuti all’interno di un contesto matrimoniale: “It
is through the secure and recognized relationship…” “E’ attraverso la
sicura e riconosciuta relazione tra i suoi genitori”, ha detto il Papa, che “i bambini
possono scoprire la propria identità” e conseguire il proprio sviluppo umano. In una
società, con una lunga tradizione di difesa dei diritti umani, ha proseguito, ci si
aspetterebbe che venga data priorità a tale diritto dei bambini. E ciò soprattutto
rispetto a supposti diritti degli adulti di “imporre loro dei modelli alternativi
di vita famigliare” e rispetto a un “presunto diritto all’aborto”. E’ nell’interesse
di tutti, ha detto ancora, “e specialmente dei governi, difendere e promuovere una
stabile vita famigliare”. “Within your flock, pastoral care
of families…” “All’interno del vostro gregge – è stata la sua esortazione
– la cura pastorale per le famiglie e per i bisogni dei giovani deve essere portata
avanti con vigore”, specie in favore di quanti hanno subito gli effetti della crisi
economica. Ed ha auspicato che venga mostrata una particolare sensibilità in quei
casi di matrimoni nei quali solo uno dei due membri della coppia sia cattolico. Benedetto
XVI ha, quindi, messo l’accento sul ruolo della religione “nel modellare l’opinione
pubblica”e nell’influenzare le decisioni per il bene comune. In particolare,
il Papa ha ricordato con soddisfazione l’istituzione del “Newman Institute” ad Uppsala
che assicura un giusto spazio all’insegnamento cattolico nel mondo accademico scandinavo.
Quindi, ha rivolto un pensiero particolare ai sacerdoti: “In
this Year for Priests, I ask you to give…” “In questo Anno Sacerdotale
– ha detto rivolgendosi ai vescovi – date priorità all’incoraggiamento e al sostegno
dei vostri preti che devono spesso lavorare in situazioni di isolamento l’uno dall’altro
e in circostanze difficili per portare i Sacramenti al popolo di Dio”. Il Papa ha,
infatti, rammentato che la comunità cattolica scandinavo è piccola e diffusa su una
vasta area. Ha così incoraggiato i presbiteri della Scandinavia a seguire l’esempio
di San Giovanni Maria Vianney “fonte di ispirazione e intercessione”. Ed ha sottolineato
che l’Anno Sacerdotale è un’occasione per “esplorare più profondamente il significato
e il ruolo indispensabile del sacerdozio nella vita della Chiesa”. “E’ vostra responsabilità”,
ha poi detto ai vescovi, “verificare” che i preti siano “ben preparati” per il loro
sacro ministero. Il Papa non ha poi mancato di rivolgere un pensiero ai tanti immigrati,
in particolare dal Medio Oriente, che fanno parte della Chiesa scandinava e che, ha
detto, devono essere aiutati ad integrarsi nella società che li accoglie.