Giornata internazionale di solidarietà con i collaboratori dell'Onu detenuti
Il segretario generale dell’Onu ha trasmesso ieri il messaggio per la Giornata internazionale
di solidarietà con i collaboratori detenuti e scomparsi per garantire loro giustizia
e prevenire abusi ulteriori. Si tratta di un momento importante per chiedere e rafforzare
la protezione nei riguardi degli operatori di pace delle Nazioni Unite, visti gli
attacchi che man mano si sono intensificati nei loro riguardi. Allo stato attuale
sono circa 24 i membri del personale civile Onu arrestati o detenuti, a cui è stato
negato un processo equo, tra questi sono contemplati gli stessi colleghi del mondo
non governativo e della stampa. “Io chiedo piena giustizia e processo imparziale per
tutti loro e chiedo di agire in favore delle due persone, una in Eritrea e una in
Somalia, che risultano ancora disperse”, riferisce Ban Ki-moon. Apprezzamenti rivolge
il segretario Onu a quei Paesi che hanno ratificato la Convenzione del 1994 sulla
Sicurezza delle Nazioni Unite e del personale associato e chiede a tal proposito che
venga fornito ulteriore supporto a questo trattato. In particolare ricorda che per
il Protocollo opzionale alla Convenzione, che dal 2005 estende la protezione legale
a tutti gli operatori umanitari, manca il supporto di altri due Paesi per raggiungere
la quota necessaria di 22 ratifiche per far sì che entri in vigore. “Esorto tutti
gli Stati membri – prosegue Ban Ki-moon – a ratificare questo strumento così come
le altri parti del regime giuridico pertinente, incluse le Convenzioni di Ginevra,
la Convenzione sui privilegi e le immunità delle Nazioni Unite, la Convenzione sui
privilegi e le immunità delle agenzie specializzate e lo Statuto della Corte penale
internazionale”. La Giornata internazionale ricorre nel giorno dell’anniversario del
rapimento di Alec Collett, ex giornalista, in servizio presso l’Agenzia delle Nazioni
Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi in Medio Oriente, rapito
da uomini armati nel 1985. Si ricorda che la salma del giornalista è stata finalmente
rinvenuta e restituita alla famiglia. (C.F.)