Questione sociale ed etica nella vita politica al Convegno sulla Caritas in veritate
a Roma
Si è tenuto oggi alla Pontificia Università Lateranense il seminario interdisciplinare
“L’agire sociale alla luce della teologia della croce”, promosso dalla Cattedra “Gloria
Crucis”, in collaborazione con i Passionisti italiani. “Il tema, interessante e originale
– ha detto nel saluto introduttivo mons. Rino Fisichella, rettore dell’ateneo pontificio
che ospita il convegno – ci mette in relazione diretta con l’enciclica Caritas in
Veritate”, nella quale, “una espressione, in particolare, merita attenzione: la questione
sociale è una questione antropologica”. Mons. Fisichella ha ricordato che “gli interrogativi
fondamentali sull’esistenza umana appartengono alla verità della persona e sono comprensibili
solo alla luce di un mistero più grande”. Tuttavia, “c’è distinzione tra mistero sconosciuto
e mistero incomprensibile. Dio non è sconosciuto”. Dal canto suo mons. Mario Toso,
segretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, affrontando il tema
dell'etica nella vita politica, ha detto che “non solo da oggi la politica ha bisogno
di redenzione e di riscatto”, ma certo “la politica odierna è sempre più ridotta a
lotta per il potere”, le democrazie sono caratterizzate da “forme populiste e oligarchiche,
massmediatizzate e leaderizzate, sempre meno partecipative e prive di universi assiologici
condivisi. Il rinascimento della polis, con una nuova stagione di uomini retti, che
vivono nella coscienza l’appello al bene comune”, ha detto mons. Toso, sarà possibile
soltanto “ravvivando e rinforzando l’amore e la verità di cui la vita politica deve
essere intessuta”, cioè, sono “la piattaforma esistenziale su cui si fondano i pilastri
della città e trovano nutrimento gli ethos dei popoli”. E “il dimorare nella carità
e nella verità di Cristo è il principio del nuovo pensiero politico”, poiché – ha
affermato mons. Toso – “dalla comunione con Dio derivano purificazione e liberazione
per la ricerca del bene comune e coraggio e generosità per l’impegno a favore della
giustizia e della pace. La carità nella verità – ha continuato mons. Toso – perfeziona
la nativa capacità sociale e solidale”, aiutando a “vivere più autenticamente la dimensione
fraterna del nostro essere sociale”, cioè, “l’essenza etica della vita della polis”.
Per il segretario del Pontificio Consiglio, - riferisce l'agenzia Sir - con la sua
enciclica sociale, Benedetto XVI “aiuta il pensiero politico contemporaneo ad affrontare
le dicotomie dell’etica postmoderna, fondamentalmente scettica, poggiante su una visione
antropologica pessimista”. E “rivendica la dimensione pubblica del cristianesimo”,
non più relegato ad “un ruolo consolatorio e periferico”, ma riproposto come “midollo
dell’etica e della vita politica”. (R.P.)