Francia: la Chiesa ha affrontato da molto tempo la questione pedofilia
La Chiesa cattolica francese sta affrontando la questione della pedofilia da molto
tempo e seriamente. È quanto assicura mons. Antoine Hérouard, segretario generale
della Conferenza episcopale francese in un'intervista sul sito della Cef, a riguardo
della dolorosa questione della pedofilia nella Chiesa emersa in alcuni Paesi europei.
È la prima presa di posizione semi-ufficiale dei vescovi francesi sull’argomento.
"Forse prima di altri - dice il segretario generale francese,citato dall’agenzia Sir
- noi abbiamo preso misure e intrapreso cammini per farne fronte, in particolare dal
2000". In quell'anno nel corso di una assemblea generale, i vescovi francesi hanno
messo la delicata questione al centro delle loro riflessioni e nel 2003 è stato pubblicato
una "Brochure" che è opera di un comitato di redazione composto oltre che da vescovi
e sacerdoti, anche da esperti nel campo della psicologia, della psichiatria, dell'ordinamento
penale e della teologia morale. "È evidente - spiega mons. Hérouard - che bisogna
denunciare i fatti portati alla nostra conoscenza e impedire che le persone implicate
abbiano una attività pastorale, oltretutto se questa attività ha legami con dei bambini".
Detto questo, il segretario generale mette però in guardia da un rischio: "non bisogna
denigrare tutti i preti. Fortunatamente, dal punto di vista statistico, questi casi
sono una minoranza molto piccola. La grande maggioranza dei sacerdoti che esercitano
il loro ministero, lo fa in maniera irreprensibile e non è giusto che portino il peso
della vergogna di chi si è comportato in maniera indegna". Mons. Antoine Hérouard
trova inoltre "assurdo" nonché "ingiurioso" dire che "il celibato porterebbe alla
pedofilia". "Il ragionamento non tiene. Statisticamente la grande maggioranza dei
casi di pedofilia si consumano nelle famiglie". È pertanto "un momento di prova per
la Chiesa. Si tratta di testimoniare che la scelta del sacerdozio è un cammino di
gioia e non di frustrazione". (L.Z.)