Polonia: mobilitazione della Chiesa in favore della vita
Massiccia mobilitazione in Polonia dei movimenti pro-life a favore del diritto alla
vita con una serie di iniziative che si stanno promuovendo dal 17 al 25 marzo, giorno
in cui la Chiesa cattolica polacca celebra nella solennità dell’Annunciazione la “Giornata
della Santità della Vita”. Slogan scelto per le manifestazioni e gli incontri di preghiera:
“La luce per la vita”. Intanto sabato scorso è terminato nel santuario mariano di
Jasna Gora l'annuale pellegrinaggio pro vita, organizzato per la trentesima volta
dalle associazioni pro life e al quale quest’anno hanno partecipato oltre mille persone.
In un messaggio, - riferisce l'agenzia Sir - i partecipanti hanno inviato la loro
solidarietà a quanti in Spagna sostengono il diritto alla vita e che “con il loro
impegno e la loro determinazione testimoniano all'Europa e al mondo come opporsi alla
civiltà della morte". In occasione della Giornata del 25 marzo in alcune città polacche
verranno aperte nuove "finestre della vita" dove le madri, in modo del tutto anonimo,
possono lasciare i loro figli senza privare i neonati di cure adeguate. Negli ultimi
4 anni in Polonia, grazie soprattutto alla Caritas, sono state aperte 37 "finestre",
nella maggior parte presso le case di varie congregazioni religiose ma anche presso
alcuni centri ospedalieri. E’ stato possibile salvare una trentina di bambini, afferma
il direttore della Caritas polacca padre Marian Subocz che promette di aprire al più
presto almeno una "finestra della vita" in ciascuna delle 41 diocesi polacche. Simili
“finestre”, sono state aperte in Germania da oltre 10 anni ed hanno reso possibile
dare aiuto a quasi 500 bambini. In una lettera ai fedeli, il vescovo di Opole mons.
Andrzej Czaja ha scritto: "La Chiesa per il bene dell'uomo difenderà sempre la vita
umana e la sua dignità, ad ogni stadio di sviluppo e dell'esistenza; per il bene delle
generazioni future si opporrà sempre a tutte le forme di offesa alla dignità umana
così come alle leggi ingiuste che limitano la libertà dei coniugi nelle decisioni
riguardanti la trasmissione della vita. Quel compito è un obbligo per ciascuno di
noi. E' l'Annunciazione e il Vangelo della Vita”. (R.P.)