2010-03-23 14:01:49

Per l'Ostensione della Sindone, si inaugura venerdì la mostra "Ecce Homo. L'immagine di Gesù nella storia del cinema"


In occasione dell’Ostensione della Sindone, il Museo nazionale del cinema di Torino presenta, a partire dal 26 marzo prossimo, la mostra "Ecce Homo. L’immagine di Gesù nella storia del cinema", a cura di Silvio Alovisio, Nicoletta Pacini e Tamara Sillo. Questa originale esposizione offre l’opportunità di una riflessione approfondita sulla rappresentazione di Cristo nella storia del cinema, dalle origini fino ai giorni nostri, attraverso un’accurata selezione di fotografie di scena e di lavorazione, manifesti, locandine, fotosoggetti, riviste, libri, partiture e dischi provenienti da alcune tra le più ricche collezioni pubbliche. Il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3

 
Il cinema s’impossessa fin dalla sua nascita della figura di Gesù di Nazareth e nel corso dei suoi oltre cento anni di storia non l’ha mai abbandonata, adattandola alle tendenze culturali, ai progressi tecnologici, agli stili di vita. La bella mostra torinese offre, dunque, un percorso di approfondimento sull’immagine del Cristo attraverso l’esposizione di interessantissimi pezzi, alcuni davvero rari, disposti lungo due percorsi di allestimento tra loro profondamente correlati, entrambi ospitati alla Mole Antonelliana. Dalle prime Passioni del cinema muto, ancora legate alla tradizione teatrale, al recente e discusso "La Passione di Cristo" di Mel Gibson, sono messe a confronto le differenti rappresentazioni dei principali eventi della vita di Gesù, fino a una serie d’immagini tratte da film non direttamente legati a Lui, per evidenziare la presenza dell’immagine del Crocefisso nel cinema come elemento non semplicemente decorativo, ma fortemente emotivo o simbolico del rapporto fra l’umano e il divino.

 
Ad Alberto Barbera, direttore del Museo del Cinema che ha voluto realizzare e ospitare questa Mostra, abbiamo chiesto quali sono le immagini esposte nel percorso espositivo che a suo giudizio maggiormente interpellano il visitatore:

 
R. – Sono tante, naturalmente, perché all’interno del percorso della mostra ci sono oltre 300 diverse rappresentazioni della figura di Cristo: si va dalle grandi immagini popolari del cinema hollywoodiano fino alle immagini più austere, che sono anche quelle più interessanti, delle letture europee, in particolare quella di Pasolini, che rimane sicuramente una delle più intense messe in scena della vita di Cristo che il cinema possa oggi vantare.

 
D. – La figura di Cristo nel cinema si adatta con facilità alle tendenze culturali del tempo. Oggi come il cinema la interpreta e propone?

 
R. – L’ultimo grande film che, peraltro, ha avuto anche un’attenzione straordinaria da parte del pubblico, è il film di Mel Gibson, “The Passion”, che ha scatenato anche polemiche, la figura di Cristo essendo stata letta attraverso i filtro della cultura di un determinato momento. Pensiamo a “Jesus Christ Superstar”, degli anni Settanta, che rileggeva la storia di Gesù in chiave di musical, ma con riferimenti evidenti alla cultura di quegli anni e a ciò che il cinema hollywoodiano aveva saputo inglobare di tutta la controcultura alternativa che da dieci anni in America la faceva da padrone.

 
(musica "Jesus Christ Superstar")

 
Mons. Dario Edoardo Viganò, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, che ha scritto nel catalogo un approfondito saggio sulla figura di Gesù nel cinema, sintetizza che cosa aggiunge la storia del cinema alla conoscenza del Cristo:

 
R. – Credo che le narrazioni cinematografiche in qualche modo partano dai grandi racconti scritti su Gesù dandoci la possibilità di accedere alla vicenda di Cristo da un altro punto di vista, che molto spesso ci fa tornare al testo sacro da cui siamo partiti. Questa è una pedagogia del ritorno al testo sacro per innamorarsi sempre di più della vicenda di Cristo.

 
D. – Può, dunque, il cinema, con i suoi mezzi espressivi e il suo impatto emotivo, aiutare un percorso di approfondimento della figura di Gesù?

 
R. – Io credo di sì, e questo credo lo si possa individuare, per esempio, nei grandi film sulla figura di Gesù che hanno segnato le varie epoche. In fondo, ci sono i racconti per immagini, i film su Gesù, che trattengono anche le istanze culturali dell’epoca. Credo che i film trattengano anche quei dibattiti culturali che si danno non solo in termini della società, ma anche a livello proprio delle punte della riflessione teologica.

 
(musica "The Passion") (Montaggio a cura di Maria Brigini)







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