L'intervista al prof. Savarese sulla prolusione del cardinale Bagnasco
La dignità della persona umana e l’indisponibilità della vita sono alcuni dei valori
non negoziabili indicati ieri dal cardinale Bagnasco al consiglio permanente della
Cei. Su questi si impiantano altri indispensabili valori come il diritto al lavoro
e alla casa, l’accoglienza verso gli immigrati e il rispetto del creato. “Quale solidarietà
sociale – si è chiesto il porporato – se si sopprime la vita, specialmente la più
debole?”. Paolo Ondarza ha sentito Paolo Savarese, docente di etica
sociale alla Pontificia Università Gregoriana.
E oggi i vescovi
italiani, in seguito a fraintendimenti di stampa seguiti alla diffusione di un documento
dei vescovi liguri in vista delle Regionali, sono tornati a ribadire, come già affermato
da cardinale Angelo Bagnasco, che la dignità della persona umana; l’indisponibilità
della vita, dal concepimento alla morte naturale; la libertà religiosa; la famiglia
fondata sul matrimonio tra uomo e donna sono la base di tutti gli altri diritti. Nell’odierna
giornata di lavori, precisa il comunicato del Portavoce della CEI mons. Pompili, è
stato riaffermata l'esigenza di compiere una selezione accurata dei candidati al sacerdozio
e che il celibato non costituisce un impedimento o una menomazione della sessualità,
ma una forma alternativa e umanamente arricchente di vivere la propria identità in
una radicale donazione a Cristo e alla Chiesa