Lettera dei vescovi Usa alla Chiesa e al popolo nigeriano dopo le violenze a Jos
“Condividiamo la preoccupazione espressa dalla Conferenza episcopale della Nigeria
nella Lettera pastorale del febbraio 2010 sulle violenze che si sono verificate tra
le comunità etniche e religiose in Nigeria. Chiediamo al governo nigeriano di rendere
pubblici i risultati delle indagini sugli scontri che hanno avuto luogo a Jos e in
altre città. Deve cessare il ciclo di violenza che dura da diversi anni”. Così la
Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza episcopale degli Stati Uniti si dichiara
solidale con “la Chiesa e il popolo nigeriano” ed esprime il cordoglio per le vittime
degli ultimi scontri verificatisi nello Stato di Plateau. In un messaggio che è stato
ripreso dall'agenzia Fides, firmato da mons. Howard J. Hubbard, vescovo di Albany
e presidente della Commissione “Giustizia e Pace” degli Stati Uniti, si ricorda che
“il Catholic Relief Services, l’agenzia di sviluppo e di assistenza della Conferenza
episcopale americana, sta lavorando con la diocesi di Jos per venire in aiuto di coloro
che sono stati colpiti dalla violenza. Sono sicuro che, insieme con la Chiesa locale,
Crs farà tutto il possibile per contribuire ad alleviare le sofferenze”. “Attendo
con impazienza la visita che la nostra Conferenza episcopale farà in Nigeria entro
la fine dell'anno, quando spero di avere l'opportunità di dimostrare di persona la
mia solidarietà e di saperne di più su come la Chiesa opera per promuovere la giustizia,
la pace e la riconciliazione nel vostro amato Paese” conclude mons. Hubbard. A Jos,
capitale dello Stato di Plateau, le autorità di polizia hanno arrestato per gli ultimi
scontri, che hanno provocato almeno 500 vittime, 162 persone. Quarantuno di queste
sono accusate di terrorismo e di omicidio, reati che sono punibili con la pena di
morte. Gli altri arrestati sono accusati di possesso illegale di armi, di rivolta
e di incendio doloso. (R.P.)