Un futuro migliore per i cristiani in Iraq. Lo auspica mons. Louis Sako, arcivescovo
di Kirkuk, in un suo intervento – riportato dall'agenzia Zenit – all'associazione
caritativa cattolica internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs). Secondo il
presule, le elezioni del 7 marzo scorso sembrano promettere migliori condizioni per
le minoranze religiose. Le consultazioni, ha affermato, sono state corrette e “durante
il periodo della campagna elettorale, i partiti politici hanno dibattuto i propri
programmi in modo molto civile". Monsignor Sako ha aggiunto di essere felice del fatto
che almeno cinque cristiani siano stati eletti al Parlamento. Tra i segni di un miglioramento
c'è anche la notizia di un ritorno dei fedeli di Mosul, città che avevano abbandonato
in 3.500 per le violenze subite. (B.C.)