Francia: i vescovi riaffermano l'amicizia con il mondo ebraico dopo una contestazione
in cattedrale
Ebrei e cattolici sono uniti da una “amicizia che ha carattere irrevocabile”. Parole
decise quelle usate ieri da mons. Jérôme Beau, vescovo ausiliare di Parigi nonché
membro del Consiglio episcopale per le relazioni con il giudaismo, per condannare
con un intervento su La Croix l’incidente accaduto domenica scorsa nella cattedrale
Notre-Dame di Parigi. Agli appuntamenti organizzati dalla diocesi parigina nell’ambito
delle “Conferenze di Quaresima” era stato invitato il rabbino Rivon Krygier. Era la
prima volta - riferisce l'agenzia Sir - che un rappresentante delle comunità ebraiche
prendeva la parola nella cattedrale parigina ma dopo una breve presentazione del relatore
fatta dall’arcivescovo cardinale André Vingt-Trois, una quarantina di persone – aderenti
a gruppi di tradizionalisti (Civitas e Mjcf) che ieri hanno rivendicato via web l’incidente
– hanno cominciato a contestare il rabbino. La Conferenza del rappresantante ebraico
è continuata ma si è svolta in una saletta interna della cattedrale e ripresa in video
per la platea. Ieri, sono arrivate al rabbino molte manifestazioni di solidarietà,
tra cui quella della diocesi e dei vescovi francesi, a nome di mons. Beau. Il vescovo
ausiliare ribadisce quanto affermato nella Dichiarazione Nostra Aetate del Concilio
Vaticano II in seguito alla quale le comunità cattoliche ed ebraiche hanno “stabilito
un dialogo”. In “questa linea”, la diocesi di Parigi ha invitato il rabbino Krygier
alle Conferenza di Quaresima. “Era la prima volta – ricorda mons. Beau – che un rabbino
partecipava ad una conferenza di Quaresima ed era anche la prima volta che questo
tema del dialogo interreligioso e della dichiarazione Nostra Aetate fosse affrontato
in questo contesto. Questo invito esprime per se stesso il progresso di questo dialogo
e del rispetto reciproco”. Il vescovo cerca poi di ridimensionare la portata dell’incidente,
ricordando che ad accogliere ed applaudire il rabbino c’erano in cattedrale 1.200
persone. Ed aggiunge: “La linea del Vangelo non cambia! Non faremo mai un passo indietro
rispetto al cammino tracciato dal Vaticano II, da Giovanni Paolo II e da Benedetto
XVI. Al contrario, gli applausi con i quali si è salutato l’intervento del rabbino
dimostrano l’adesione dei cattolici all’apertura e all’amicizia”. (R.P.)