2010-03-23 15:09:26

Amnesty International denuncia la difficile situazione per i rifugiati in Grecia


In un rapporto: “La trappola di Dublino II. Trasferimenti di richiedenti asilo in Grecia”, Amnesty International ha sollecitato la fine immediata dei trasferimenti di richiedenti asilo provenienti dagli Stati membri dell’Unione Europea e vincolati proprio dal regolamento di Dublino. Un regolamento che stabilisce che i richiedenti asilo debbano essere rinviati verso il primo Paese in cui hanno fatto ingresso dopo essere entrati nell’Ue. Nel suo documento “l’organizzazione denuncia i casi di persone che rischiano una serie di violazioni dei diritti umani, compreso il rientro forzato in Paesi dove potrebbero subire persecuzione”. In Grecia, si nota una mancanza di accesso alla procedura corretta di richiesta d’asilo e quindi di un giusto esame delle richieste e della possibilità effettiva di ricorso. I richiedenti asilo non hanno un accesso adeguato a consulenza legale, servizi d’interpretariato e informazioni necessarie. Le condizioni di detenzione possono risultare negative e infatti sono stati segnalati casi di espulsione verso la Turchia. Infine, l’insufficienza degli alloggi e un inadeguato accesso ai servizi sanitari producono conseguenze sui diritti economici e sociali di base dei richiedenti asilo. Amnesty allo stesso tempo loda l’annunciato impegno di Atene per le riforme in tema d’immigrazione e asilo ma certamente questo problema potrà essere risolto solo con uno sforzo coordinato degli Stati membri in direzione di standard più avanzati e uniformi in tema di protezione. Dall’aprile 2008, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha chiesto ai Paesi membri dell’Ue di sospendere i trasferimenti in Grecia, a causa di gravi inadeguatezze. Secondo le ricerche di Amnesty International dal settembre 2008 al febbraio 2010, la situazione e’ persino peggiorata. (B.C.)







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