Unione Europea: nasce il Comitato dei rappresentanti delle Chiese ortodosse
Anche il mondo ortodosso si organizza a livello delle istituzioni europee per portare
il suo contributo in Europa, in applicazione dell’articolo 17 del Trattato di Lisbona
secondo il quale “riconoscendo la loro identità e il loro contributo specifico, l’Unione
intrattiene un dialogo aperto, trasparente e regolare con le Chiese”. Venerdì scorso
a Bruxelles si è riunito per la prima volta il “Comitato dei rappresentanti delle
Chiese ortodosse presso l’Unione Europea”. Del Comitato fanno parte il metropolita
Emmanuel di Francia (Patriarcato ecumenico di Costantinopoli) che ha assunto il ruolo
di moderatore, padre Antoni Ilyin, (Patriarcato di Mosca), padre Patriciu Vlaicu (Patriarcato
di Romania), il vescovo Porphyrios di Napoli (Chiesa di Cipro) e il metropolita Athanasios
d’Achaie (Chiesa di Grecia). Il Comitato - riferisce l'agenzia Sir - ha deciso di
inviare una lettera ai presidenti delle tre principali istituzioni europee: Herman
Van Rompuy (Consiglio europeo), Jerzy Buzek (Parlamento europeo), José Manuel Barroso
(Commissione europea). La lettera è stata inviata con lo scopo di “incoraggiare il
dialogo tra le istituzioni europee e le Chiese”. “Il comitato – si legge in un lancio
del sito web orthodoxie.com - considera questo rapporto una sfida ed un’opportunità
per promuovere i valori fondamentali e i principi sui quali la cultura europea è essa
stessa fondata”. (R.P.)