Messa del cardinale Bertone a Montecassino nella festa di San Benedetto, modello di
pace per i popoli in conflitto
San Benedetto, che per insegna prese un aratro e una croce, “conscio di non sapere
e sapientemente ignorante”, costituisce ancora oggi “un punto di riferimento per l’unità
dell’Europa e un forte richiamo alle irrinunciabili radici cristiane della sua cultura
e della sua civilità”. Così il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone
ha ricordato la figura del Santo patrono d’Europa, nell’omelia della Messa celebrata
oggi nell’Abbazia benedettina di Montecassino, in occasione della festa di San Benedetto.
Il porporato, prima della celebrazione, ha colto l’occasione per rilanciare "la Regola
di San Benedetto, custode di giustizia, di pace, di fraternità per l'Europa di oggi
e non solo", modello anche per i Paesi in conflitto nel Medio Oriente e in Africa,
dove le popolazioni sono continuamente martoriate. Alla presenza dell’intera comunità
monastica e di autorità politiche e amministrative, il porporato ha denunciato una
dilagante carenza di etica e il diffondersi in Europa di atteggiamenti anticristiani
radicali. San Benedetto con i suoi monaci, alla fine dell’età antica “seppe farsi
costruttore e custode della civilità", così, "in questa nostra epoca contrassegnata
da una rapida evoluzione culturale, - ha sottolineato il cardinale Bertone - urge
prendere coscienza delle nuove esigenze e ribadire la profonda adesione ai valori
perenni”. Il Segretario di Stato vaticano ha ripercorso quindi le tappe della vita
del Santo, un “faro per il nostro cammino”, da quando lasciò il mondo di Roma “desiderando
di piacere soltanto a Dio”, sperimentando varie forme di vita monastica. Il suo gioiello,
la Regola, e il suo motto, “Ora et labora”, divennero il codice di vita per migliaia
di discepoli sparsi per tutto il continente e “strumento della Provvidenza per educare
le nuove generazioni alla fede, alla preghiera, al lavoro, alla pace, all’amore”.
Secondo il cardinale Bertone è “la ricomposizione dei valori umani e cristiani che
ha salvato nel tempo la cultura europea dalla sovversione sociale”. (R.B.)