2010-03-20 13:20:13

Padre Lombardi: il Papa da sempre contro la cultura del silenzio


Il Papa si è sempre impegnato contro la cultura del nascondimento e del silenzio: è quanto affermato dal direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che stamani in un briefing ha illustrato ai giornalisti i contenuti della Lettera pastorale del Papa ai fedeli irlandesi. Un documento, ha detto padre Lombardi, che sulla pedofilia non fa sconti sulla verità e sulla giustizia. Il servizio di Alessandro Gisotti: RealAudioMP3

Verità, consapevolezza, dolore, conversione, impegno: padre Federico Lombardi indica le parole chiave per interpretare il significato autentico della Lettera del Papa ai fedeli irlandesi. Un documento, ha osservato, redatto in stile semplice e in tono partecipativo, a tratti emozionato, segno del coinvolgimento del Papa soprattutto laddove si rivolge alle vittime degli abusi. Una lettera così, ha affermato ancora, non era mai stata scritta da un Papa:

 
“E’ un documento che non cerca scusanti, onesto, sincero. La lettera pastorale rimane molto onestamente e lealmente concentrata sulla Chiesa, sulle responsabilità dei membri della Chiesa, sulle sofferenze fatte agli altri e non vuole scaricare altrove la problematica”.
 
Padre Lombardi ha inoltre messo l’accento sul realismo del Papa, che prima di pubblicare questa lettera si è documentato sui rapporti irlandesi Ryan e Murphy ed ha incontrato i vescovi del Paese:

 
“Il Papa non pensa che sia una cosa semplice e rapida, dice: ‘Questo è solo un passo di un lungo cammino’”.
 
Rispondendo alle domande dei giornalisti, padre Lombardi ha quindi evidenziato l’impegno del Papa contro la pedofilia nella Chiesa e contro la “cultura del silenzio” fin da quando era cardinale:

“Chi conosce la situazione e conosce anche il compito svolto dal Papa, trova che il Papa sia un testimone della ricerca di coerenza e di chiarezza e che anche tutto il suo tempo alla Congregazione per la Dottrina della Fede sia stato un tempo non di copertura o di nascondimento delle questioni ma di sempre più deciso impegno per il chiarimento e l’intervento”.
 
La Lettera, ha detto il direttore della Sala Stampa, è un documento pastorale e dunque non si sofferma su provvedimenti amministrativi e giuridici riguardanti eventuali dimissioni di presuli irlandesi. Decisioni che spettano comunque al Pontefice. Padre Lombardi ha poi ribadito che i membri della Chiesa sono chiamati a rispettare le leggi dei Paesi in cui vivono e a collaborare con le autorità civili. La Chiesa, ha soggiunto, si propone come un’autorità morale e dunque questi crimini sono ancor più gravi se commessi da esponenti ecclesiali. Infine, a proposito della situazione degli abusi in Germania, padre Lombardi ha affermato che ogni Paese ha una sua specificità e che spetta al Papa scegliere i tempi e i modi di intervento.







All the contents on this site are copyrighted ©.