Continua lo sforzo della diplomazia internazionale per rilanciare i negoziati tra
Israele e le autorità palestinesi dopo il netto stop causato dall’annuncio della costruzione
di nuovi insediamenti ebraici a Gerusalemme est. In programma un nuovo giro di colloqui
promosso dal Quartetto per il Medio Oriente che ieri, a margine della riunione a
Mosca, ha chiesto un passo indietro ad Israele per non compromettere la stabilità
dell’area. Il servizio di Marco Guerra: All’indomani
dell’appello del Quartetto per il Medio Oriente (Onu, Usa, Russia e Unione Europea)
affinché Israele congeli i nuovi 1600 alloggi nella parte est di Gerusalemme, il segretario
generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, si è recato oggi a Ramallah, in Cisgiordania,
per ribadire il pieno sostegno alla costruzione di uno Stato palestinese indipendente.
Parlando al premier palestinese Fayyad, il numero uno delle Nazioni Unite ha rilanciato
il messaggio forte e chiaro espresso ieri a Mosca che esorta ad una soluzione del
conflitto israelo-palestinese entro due anni. Il segretario dell’Onu proseguirà la
visita domani nella striscia Gaza, che ieri sera è stata oggetto di un raid aereo
israeliano che ha causato almeno 11 feriti. Attacco scattato in rappresaglia dei due
razzi Qassam che, nella giornata di giovedì, avevano ucciso un contadino. Il segretario
generale dell'Onu avrà poi incontri anche con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu,
che a sua volta sarà ricevuto martedì alla Casa Bianca dal presidente Obama. Al lavoro
anche la diplomazia europea: il rappresentante del Quartetto per il Medioriente, Tony
Blair, sarà lunedì a Bruxelles per un incontro con i ministri degli Esteri della Ue,
mentre l'alto rappresentante della politica estera dell’Unione, Catherine Aston, riferirà
ai capi delle diplomazie dei 27 l'esito dei quattro giorni di missione in Medio Oriente.