La Chiesa dominicana contesta il Rapporto Onu sul razzismo
Sottolineare la solidarietà e la velocità con cui il governo dominicano si è mosso
per aiutare il popolo haitiano in occasione del terremoto anziché muovere accuse di
un presunto razzismo nei confronti degli haitiani. Con questa motivazione l'arcivescovo
metropolita di Santo Domingo, il cardinale Nicolas de Jesus Lopez Rodriguez, ha preso
le distanze nei riguardi del rapporto stilato delle Nazioni Unite nel quale la Repubblica
Dominicana viene accusata di praticare il razzismo e il maltrattamento nei confronti
degli haitiani. Il documento afferma, tra l'altro, che la Repubblica Dominicana dovrebbe
“adottare ampie strategie per combattere il razzismo, comprese le misure specifiche
sulle condizioni e la protezione delle persone di origine haitiana”. Accuse rigettate
al mittente anche dal segretario della Conferenza episcopale dominicana, mons. Benito
Angeles, secondo il quale tutti sanno che le autorità dominicane si sono recate subito
ad aiutare i cittadini di Haiti, e che gli ospedali di frontiera, oltre agli altri
nella capitale, erano pieni di haitiani che ricevevano i primi soccorsi. Il cardinale
López Rodríguez e mons. Angeles hanno espresso la loro posizione, ripresa dalla Fides,
dopo aver partecipato all'atto per la firma dell'impegno per la trasparenza e l'etica
nelle elezioni del 2010 promosso dalla Scuola di Formazione Elettorale della "Junta
Central Electoral" (JCE). (M.G.)