2010-03-19 13:20:10

Thailandia: non si ferma la protesta dell'opposizione


I sostenitori dell'ex premier della Thailandia, Thaksin Shinawatra, hanno dichiarato che continueranno le loro proteste a Bangkok fino al momento in cui riusciranno a ottenere le elezioni anticipate. Una protesta ad oltranza che rischia, dunque, di gettare il Paese nel caos, sia politico che sociale. C’è il rischio che la situazione possa degenerare in violenza e addirittura, come alcuni osservatori dicono, in guerra civile? Salvatore Sabatino lo ha chiesto a Monica Ceccarelli, esperta di Thailandia della rivista Asia Maior:RealAudioMP3

R. – Forse in una vera e propria guerra civile non credo. Il governo finora ha sempre dichiarato che non utilizzerà la violenza, anche per non ricadere in situazioni passate che sono ancora delle ferite aperte nella società thailandese, come la strage degli studenti nel 1992 o situazioni precedenti come nel 1974.

 
D. – Cresce l’attesa per la grande manifestazione di domani. I sostenitori dell’ex premier hanno già dichiarato che bloccheranno la capitale. Cosa possiamo prevedere come risposta da parte del governo?

 
R. – Per domani non ci saranno reazioni particolari. Ritengo che avverrà esattamente quello che è successo nei giorni scorsi, cioè una situazione di contenimento della protesta senza arrivare a scontri. La situazione potrebbe precipitare solo nel caso in cui dovesse esserci il decesso del re, che sappiamo essere molto malato. In quel caso credo si verificherebbe una situazione veramente di caos nel Paese.

 
D. – La Thailandia è una delle mete turistiche più importanti nel panorama internazionale ed il turismo è il motore economico di questo Paese. Una situazione del genere non rischia di influire pesantemente sull’economia thailandese?

 
R. – Questa situazione ha già influito in maniera davvero pesante sull’economia del Paese. Sappiamo che soprattutto il turismo è stata la seconda voce del Paese come industria. La situazione che si è creata due anni fa con il blocco degli aeroporti fu veramente eccezionale. Ovviamente queste notizie scoraggiano chi eventualmente volesse recarsi nel Paese, perché immagino che i turisti, che al momento si trovano a Bangkok, abbiano serie difficoltà di movimento, ma non perché ci siano situazioni di pericolo.







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