2010-03-19 13:32:06

Sri Lanka: studenti cattolici tamil, testimoni di “amore ed unità”


Una visita di istruzione per scoprire la realtà del sud dello Sri Lanka, ammirare le bellezze naturali e architettoniche della capitale Colombo, ma soprattutto sentire l’amore e la solidarietà di una popolazione che vuole mettersi alle spalle tre decenni di conflitto e ricostruire il Paese all’insegna dell’unità. È l’esperienza vissuta da 150 bambini di Arippu, nel distretto di Mannar, nel nord-ovest dello Sri Lanka, grazie all’impegno personale dei padri gesuiti. L’iniziativa - riporta l'agenzia AsiaNews - promossa dal Tavolo di dialogo Nord-Sud del Lanka Centre for Social Concern, che opera in Sri Lanka attraverso i gesuiti, dall’8 al 10 marzo scorso ha offerto un tour formativo a 150 giovani tamil fra Colombo e Kandy, nel sud del Paese. Padre Lasantha De Abrew spiega che durante la visita, gli studenti hanno osservato la stampa e la diffusione dei quotidiani alla Lake House, il giardino zoologico a Dehiwela, un centro commerciale, la ferrovia e l’aeroporto. “Esperienze mai vissute prima – racconta padre Lasantha – che li ha molto divertiti”. Il secondo giorno hanno fatto il loro ingresso nella sede del Parlamento e hanno assistito a una seduta della Camera. Poi, i 28 piani della Bank of Ceylon, a Colombo e il Planetario. Il terzo giorno, infine, l’orfanotrofio per elefanti a Pinnawela, il giardino botanico, il seminario nazionale ad Ampitiya – i 150 studenti sono tutti di fede cattolica – e una visita al tempio che conserva la reliquia del dente di Buddha. Due i momenti più significativi che hanno contraddistinto il tour formativo dei giovani tamil nel sud del Paese. “I bambini erano entusiasti – racconta il sacerdote – nell’osservare gli aerei in fase di decollo e atterraggio. Il solo ricordo che avevano dei velivoli era associato ai caccia governativi che li attaccavano durante la guerra”. Il riferimento è al conflitto tra esercito governativo e il movimento separatista delle Tigri Tamil, che per quasi 30 anni ha insanguinato il Paese. “Potevamo vedere i loro piccoli visi atterriti mentre gli aerei planavano, riportando alla mente le crudeltà della guerra. Tutto questo - ha detto padre Lasantha - non deve più succedere”. (R.P.)







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