Gaza: trovate tracce di metalli cancerogeni nei capelli dei bambini
Cromo, cadmio, cobalto, tungsteno e uranio possono provocare gravi danni alla salute.
La presenza di questi metalli cancerogeni è stata riscontrata nei capelli di molti
bambini palestinesi della Striscia di Gaza, regione colpita dai bombardamenti israeliani
durante l’offensiva militare denominata “Piombo fuso”. A denunciarlo è una commissione
indipendente di scienziati ed esperti, New Weapons Research Group, che studia l’impiego
delle armi non convenzionali e le loro conseguenze sulle persone. Lo studio ha misurato
la concentrazione di 33 metalli nei capelli di 95 persone. I risultati delle indagini,
condotte su donne e bambini al di sotto di 10 anni, sono allarmanti: la quantità di
contaminanti metallici è più elevata della media. L’embargo imposto alla popolazione
civile di Gaza non consente inoltre di sottrarsi alla contaminazione: gli abitanti
non possono disfarsi di rifiuti e detriti che contengono un’alta concentrazione di
sostanze velenose. Un altro studio, compiuto sempre dal New Weapons Research Group
e pubblicato nel dicembre 2009, aveva individuato la presenza di metalli tossici nelle
aree vicine ai crateri lasciati dai bombardamenti israeliani. “Quelle analisi – spiega
alla Misna la genetista Paola Manduca – hanno rilevato concentrazioni anomale di metalli
tossici e hanno evidenziato una contaminazione del suolo”. (A.L.)