2010-03-18 13:59:51

La Chiesa ricorda San Cirillo vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa


La Chiesa celebra oggi la memoria liturgica di San Cirillo, vescovo di Gerusalemme e dottore della Chiesa. Vissuto nel periodo travagliato del quarto secolo, subì persecuzioni e calunnie restando sempre fedele a Cristo. Il Papa gli ha dedicato l’udienza generale del 27 giugno 2007. Ce ne parla Sergio Centofanti.RealAudioMP3
 
Un uomo mite e fermo che subì attacchi dal potere imperiale e da esponenti della Chiesa stessa. Nominato vescovo di Gerusalemme nel 348, Cirillo fu esiliato per ben tre volte, coinvolto suo malgrado nelle dispute con gli ariani che negavano la divinità di Gesù. Calunniato dai suoi stessi confratelli, solo cinque anni prima della morte gli fu riconosciuta la più assoluta ortodossia e 15 secoli dopo, nel 1882, Papa Leone XIII lo proclama Dottore della Chiesa per le sue splendide catechesi sull’iniziazione cristiana. Le omelie di Cirillo – spiega Benedetto XVI - costituiscono una catechesi sistematica sulla rinascita del cristiano mediante il Battesimo. Usava un linguaggio ricco d’immagini per dire che la vera libertà dell’uomo è dipendere da Dio e restare unito alla Chiesa:

 
“Al catecumeno egli dice: «Sei caduto dentro le reti della Chiesa (cfr Mt 13,47). Lasciati dunque prendere vivo; non sfuggire, perché è Gesù che ti prende al suo amo, per darti non la morte ma la risurrezione dopo la morte. Devi infatti morire e risorgere (cfr Rm 6,11.14)... Muori al peccato, e vivi per la giustizia fin da oggi» (Procatechesi 5)”.

 
“Mentre prima eravate immersi nella notte e non vedevate nulla – diceva Cirillo sul mistero del Battesimo - riemergendo invece vi siete trovati in pieno giorno”. La sua – ricorda il Papa – è una catechesi che coinvolge concretamente la vita del cristiano:
 
“Preghiamo il Signore che ci aiuti ad imparare un cristianesimo che realmente coinvolga tutta la nostra esistenza e ci faccia così testimoni credibili di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo”.







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