2010-03-17 15:35:24

Scienziati a confronto nell’incontro organizzato dalla Pastorale universitaria di Roma


“Nella ricerca scientifica la cosa fondamentale non è tanto trovare la verità assoluta, ma cercarla, senza fermarsi, senza farsi ingannare da falsi risultati o soluzioni a buon mercato. Questa per uno scienziato deve essere la Verità scientifica.” Così il prof. Piergiorgio Picozza, docente di fisica nucleare e subnucleare all’ Università di Tor Vergata di Roma, ha spiegato ai presenti il tema del convegno “Metodo e Verità scientifica”, organizzato dall’Ufficio di Pastorale universitaria, svoltosi ieri nella capitale all’Auditorium-Parco della Musica. “Ma anche se la teoria - ha continuato il prof. Picozza - risultasse corretta, la ricerca sicuramente troverebbe nuovi eventi che la teoria non prevede, perché in essa è racchiuso il mistero dell’esistenza del cosmo e dell’uomo stesso”. Durante l’incontro, gli scienziati intervenuti, hanno affrontato il problema dell’eticità della ricerca scientifica, cercando di capire fin dove è lecito spingersi per aiutare l’uomo a vivere meglio. ”Lo sviluppo attuale della scienza - ha spiegato il prof. Paolo Blasi dell’ Università di Firenze - ha permesso di definire meglio i limiti di essa, cioè quale tipo di verità si può raggiungere. Lo scienziato è tenuto al rispetto di un’etica interna alla sua attività ed è chiamato a cimentarsi oggi anche con etiche nuove". Il prof. Giandomenico Boffi , della Libera Università S. Pio V, ha sottolineato come le nuove tecnologie di cui dispone oggi lo scienziato, possono offrire, se usate con criterio, una grande opportunità e aprire nuove strade di conoscenza all’uomo. (A cura di Marina Tomarro)







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