Morti e sfollati nelle isole Fiji dopo il passaggio del ciclone Tomas
Aerei militari australiani e neozelandesi hanno cominciato oggi a consegnare materiali
di emergenza nelle regioni settentrionali delle isole Figi nel Pacifico, flagellate
dal ciclone Tomas con venti fino a 175 chilometri all’ora. Nell’area è stato dichiarato
uno stato di emergenza di 30 giorni e sono state dispiegate le truppe per dare assistenza
e assicurare forniture di generi di prima necessità. L'Australia ha stanziato aiuti
iniziali per un milione di dollari e annuncia soccorsi anche la Francia. Secondo fonti
locali, diverse persone sono morte nelle remote isole a nord di Vanua Levu, la seconda
isola per grandezza nell’arcipelago. Decine di abitazioni e di edifici pubblici sono
rimasti distrutti. Oltre 17 mila persone, fra cui molti turisti, sono state evacuate
in 240 rifugi governativi. Sono stati chiusi diversi aeroporti e interrotte linee
elettriche. Il ciclone procede ora verso est e la sua potenza va diminuendo. Intanto
in Australia è stata disposta l'evacuazione dei turisti dalle isole Heron e Lady Elliot,
al largo della costa nordest del continente, dove si avvicina un altro ciclone, di
nome Ului, con venti fino a 185 chilometri all’ora. (A.L.)