Il cardinale Brady: la Lettera del Papa, fonte di rinnovamento per la Chiesa irlandese
La Lettera Pastorale di Benedetto XVI ai fedeli d’Irlanda sarà “un’importante fonte
di rinnovamento” per la Chiesa irlandese chiamata in questo difficile momento “a un
nuovo inizio e a una nuova era di riforma”. Lo ha detto stamane il cardinale Seán
Brady durante la solenne celebrazione eucaristica per la Festa di San Patrizio nella
cattedrale di Armagh. Nell’omelia il Primate irlandese, chiamato in causa in questi
giorni per la presunta copertura di un caso di pedofilia avvenuto negli anni ’70,
ha espresso profondo rincrescimento a tutti coloro che si fossero sentiti traditi
da qualche sua eventuale mancanza: “Guardando al passato – ha detto - provo vergogna
per non essere stato all’altezza dei valori che professo e in cui credo”. Il porporato
ha quindi invitato i fedeli ad ispirarsi all’esempio di San Patrizio per iniziare
il processo di rinnovamento della Chiesa irlandese. Un rinnovamento che comincia da
“un ascolto sincero e orante della Parola di Dio. In secondo luogo – ha proseguito
il porporato - abbiamo bisogno di ascoltare lo Spirito. Mentre cerchiamo la voce
dello Spirito nel nostro tempo i fedeli irlandesi devono essere coinvolti in modo
più incisivo in seno alla Chiesa. Infine - ha aggiunto - dobbiamo continuare umilmente
a prenderci carico dell’enorme dolore causato dall’abuso di bambini da parte di alcuni
sacerdoti e religiosi e della risposta drammaticamente inadeguata data in passato
a tali abusi. In conclusione il cardinale Brady ha evidenziato come il periodo di
preparazione al Congresso eucaristico nazionale del 2012 offrirà l’occasione per un
riconoscimento “sincero, incondizionato e veritiero” dei peccati commessi: “Come San
Patrizio e San Pietro noi vescovi, successori degli Apostoli nella Chiesa d'Irlanda
di oggi – ha detto - dobbiamo riconoscere le nostre mancanze. L'integrità della nostra
testimonianza al Vangelo ci sfida ad assumerci le nostre responsabilità per la cattiva
gestione o la copertura di abusi commessi su minori. Nell’interesse delle vittime,
per il bene di tutti i fedeli cattolici, come anche dei religiosi e dei sacerdoti
di questo Paese, dobbiamo fermare lo stillicidio di rivelazioni su questo fallimento”.
Da parte sua, il primate irlandese ha assicurato che dedicherà il prossimo periodo
pasquale e di Pentecoste alla preghiera, alla riflessione e al discernimento. (Acura di Lisa Zengarini)