Brasile: morto il sacerdote aggredito domenica scorsa a Volta Redonda
Padre Dejair Gonçalves de Almeida, 32 anni, è morto ieri presso l'ospedale san Giovanni
Battista a Volta Redonda, circa 80 km da Rio de Janeiro, in seguito alle conseguenze
di una aggressione costata la vita anche ad un ex seminarista, Epaminondas Marques
da Silva. Il corpo di padre Dejair Gonçalves de Almeida si trova ora nella cattedrale
della diocesi di Barra do Pirai Volta, chiesa di Nostra Signora delle Grazie, quartiere
Jardim Paraíba di Volta Redonda. I funerali saranno celebrati oggi. Domenica scorsa,
il sacerdote è stato aggredito mentre tornava a Volta Redonda dalla comunità ecclesiale
“Signore Buon Gesù”, nel quartiere Agua Limpa. Secondo le informazioni inviate all’agenzia
Fides dalla diocesi di Barra do Pirai a Volta Redonda, padre Dejair e Epaminondas
sono stati rapiti e portati in canonica nelle prime ore di domenica. “I rapitori volevano
soldi e, poiché non hanno trovato nulla, hanno colpito alla testa i due”. “L'ex seminarista
- ha detto il portavoce della diocesi, Vagner Mattos - è morto all’istante e il sacerdote
ha subito un intervento chirurgico, al quale però non è sopravvissuto”. L'ex seminarista
era stato coordinatore della comunità ecclesiale di Santa Cruz. Padre Dejair Gonçalves
de Almeida era nato ad Arantina ed è stato ordinato sacerdote il 20 aprile del 2007.
Era cancelliere della diocesi di Barra do Pirai Volta Redonda e assessore dell'apostolato
diocesano della preghiera. Ha lavorato come sacerdote nella zona Nostra Signora delle
Grazie, dove ha servito otto comunità ecclesiali. Il vescovo di Volta Redonda, mons.
João Maria Messi, ha chiesto un atteggiamento di pace: “Dobbiamo essere ambasciatori
di pace e promuovere la pace in tutte le direzioni. Cerchiamo di essere simili a Cristo,
e non cerchiamo vendetta”. Il presule ha anche sottolineato la necessità di una maggiore
tempestività nell’intervento delle forze di sicurezza, oltre ad un lavoro intensivo
di prevenzione dalla droga. “Non possiamo ripagare il male con il male, ma giustizia
deve essere fatta. Cerchiamo di essere come Cristo e ambasciatori di pace”. “Non possiamo
gettare la spugna. Dobbiamo sollevare la testa ed incoraggiare le persone a cercare
soluzioni concrete per la pace” ha detto infine il coordinatore del Movimento “Resgate
da Paz” di Volta Redonda, padre Juarez Sampaio. (A.L.)