2010-03-16 15:34:05

Un'esperienza di gioia e fraternità: così il pastore Kruse e mons. Türk sulla visita del Papa alla comunità luterana di Roma


Un’esperienza di gioia e fraternità: questo il commento di tutti subito dopo la visita di Benedetto XVI, domenica pomeriggio, alla comunità luterana di Roma. Ecco, al microfono di Luca Collodi, la riflessione del pastore luterano Jens-Martin Kruse:RealAudioMP3

R. – Con gioia nel cuore abbiamo vissuto un’esperienza bellissima. Il Papa ha detto che abbiamo moltissime cose in comune e dobbiamo creare la possibilità di celebrare insieme quello che è possibile celebrare insieme. Ha parlato anche delle difficoltà, delle differenze: ha detto che è nostro compito trovare nuove vie in comune.
 
D. – Lei che cosa ha detto al Papa?
 
R. – Ho detto “grazie di tutto”. E’ un segno che qui a Roma abbiamo un ecumenismo spirituale che funziona veramente bene. Tutti conosciamo le differenze, ma insieme facciamo quello che è possibile fare.
 
D. – Nel cammino ecumenico, quale significato ha la Parola di Dio?
 
R. – La Parola di Dio è l’inizio e la fine di questo cammino. Questa Parola l’abbiamo in comune, e questo l’ha detto anche il Papa: dobbiamo avere sempre lo sguardo rivolto a Cristo. Questo è lo scopo del cammino dell’ecumenismo.
 
Sull’evento di domenica pomeriggio, questo il commento di mons. Matthias Türk, responsabile del dialogo con i luterani per il Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, intervistato da Philippa Hitchen:RealAudioMP3

R. – E’ stato veramente commovente perché è questo essere insieme, quell’unità nella preghiera di cui abbiamo bisogno sulla via dell’unità dei cristiani: un rafforzamento per il cammino ecumenico.
 
D. – Nel cammino ecumenico persistono le difficoltà...
 
R. – Ci sono sempre ostacoli; ci sono anche problemi, su un cammino, ma non sono certo ragioni per non continuare questo cammino! Sono ostacoli che dobbiamo superare perché dobbiamo continuare sul nostro cammino con piena motivazione. E questo, nella celebrazione della liturgia, è stata quasi una sorgente di nuova forza per questo cammino che a volte è un po’ difficile …
 
D. – Il Santo Padre, ad un certo punto, ha lasciato il discorso ufficiale ed ha parlato a braccio, dal cuore, in risposta alle parole del pastore Kruse …
 
R. – Voleva dire a tutti i presenti che Nostro Signore Gesù è il centro di tutto il nostro operare per l’ecumenismo, e più vicini ci troviamo al Signore, più vicini siamo tra di noi. Questa è stata la sua intenzione: approfondire questo concetto con parole libere, aperte, dopo l’omelia del pastore luterano.(Montaggi a cura di Maria Brigini)







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