Emergenza lavoro nell’Unione Europea: i disoccupati sono oltre 21 milioni
In Europa la disoccupazione continua ad essere una spina nel fianco della ripresa
economica: nei Paesi dell’Unione Europea il numero dei posti vacanti subisce una drastica
riduzione ed aumentano le fila di coloro che sono senza lavoro. I disoccupati sono
21 milioni, di cui 7,1 quelli che hanno perduto l’impiego da oltre 12 mesi. Questi
allarmanti dati sono contenuti nel rapporto appena pubblicato da Eurostat, l’istituto
statistico della Commissione Europea. Nello studio si sottolinea che la recessione
economica mondiale ha innescato gravi conseguenze: in un anno, nel periodo compreso
tra il terzo trimestre del 2008 e il terzo trimestre del 2009, il numero dei disoccupati
è cresciuto di 5 milioni di unità. Gli incrementi più significativi riguardano coloro
che hanno perso il lavoro da più tempo. Sono quasi raddoppiati quelli che stanno sopportando
le conseguenze della perdita del lavoro per un periodo compreso tra tre e cinque mesi:
sono passati dai 2,2 milioni del 2008 ai 3,5 milioni del 2009. Tra questi, il 61%
ha un’età compresa tra 25 e 49 anni. Sono aumentati in modo ancora più evidente quelli
che stanno cercando lavoro da un tempo più lungo, tra 6 e 11 mesi. Erano 2,6 milioni
nel 2008. Sono divenuti 4,6 milioni nel 2009. Nel 2008, inoltre, quelli che avevano
perduto l’impiego da più di un anno erano 5,9 milioni. Oggi sono 7,1 milioni e di
questi la metà è disoccupata da più di due anni. Tra coloro che hanno perduto il lavoro
da più di quattro anni, il 35% ha più di cinquant'anni. Il rischio di rimanere senza
impiego per un lungo periodo è reale per un sostanziale numero di persone. Questo,
si legge infine nel rapporto di Eurosat, può condurre a povertà ed esclusione sociale.
(A.L.)