2010-03-16 10:50:12

El Salvador: le celebrazioni per il 30.mo anniversario dell’assassinio di mons. Romero


Con l’avvicinarsi del 24 marzo, giorno in cui in diversi luoghi del mondo, in particolare in El Salvador e nel resto dell’America Latina, sarà ricordato il trentesimo anniversario dell’assassinio di mons. Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador, crescono le iniziative e gli annunci che vorrebbero mantenere viva la memoria e l’eredità religiosa e spirituale del presule. Ieri, il successore del vescovo ucciso, mons. Luis Escobar Alas, alla fine della Messa, ha anticipato che in occasione della “Giornata nazionale” decisa dal Parlamento per il 24 marzo, nella cattedrale della capitale salvadoregna l’Eucaristia commemorativa sarà presieduta dal cardinale di Città del Guatemala, arcivescovo Adolfo Quezada Toruño. Ci saranno celebrazioni eucaristiche in altre diocesi salvadoregne e in quasi tutte le principali città dell’America Latina, così come in diversi Paesi europei, e tutte sulla scia di quanto ha stabilito la Conferenza episcopale sul sacrificio di mons. Romero, che non può e non deve essere ricondotto a nessun schieramento politico o ideologico, poiché la sua morte e il senso ultimo della sua immolazione, da cristiano e sacerdote, oltrepassa gli interessi di parte. Così, sabato scorso, lo ha ricordato il presidente Mauricio Funes annunciando che il 24 marzo rinnoverà la sua richiesta di perdono per questo orrendo crimine e tanti altri, migliaia, che in passato si sono perpetrati all’ombra di comportamenti oscuri, omertosi e complici da parte di persone alle quali le loro alte funzioni avrebbero dovuto imporre la difesa della verità e della vita. Nel corso di un concerto, in omaggio di mons. Mons Romero, al quale hanno aderito la quasi totalità degli artisti salvadoregni, sabato scorso il presidente Funes ha detto: “Ha offerto la sua vita per amore di Cristo e del suo popolo”, soprattutto per “i più poveri e addolorati, nel cui volto vedeva il Signore al quale aveva consacrato la propria vita”. Non sono parole del tutto nuove: Giovanni Paolo II nella celebrazione memoriale dei "nuovi martiri", al Colosseo, il 7 maggio 2000, pregava così: "Ricordati, Padre dei poveri e degli emarginati, di quanti hanno testimoniato la verità e la carità del Vangelo fino al dono della loro vita: pastori zelanti, come l'indimenticabile arcivescovo Oscar Romero ucciso all'altare durante la celebrazione del sacrificio eucaristico...". E Benedetto XVI, nella visita ad limina ai vescovi salvadoregni, nel febbraio 2008, lo ha ricordato tra "i pastori pieni dell'amore di Dio". (A cura di Luis Badilla)







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