Accorato appello dei vescovi di Hiroshima e Nagasaki per il disarmo nucleare
L’arcivescovo di Nagasaki, mons. Joseph Mitsuaki Takami, e il vescovo di Hiroshima,
mons. Joseph Atsumi Misue, hanno lanciato un appello al governo giapponese, a quello
americano e alle altre nazioni per promuovere il disarmo totale degli ordigni nucleari.
Il mondo – affermano - “deve camminare verso la pace, non verso la distruzione”. L’uomo
ha compiuto dei “passi verso la follia, quando ha abusato del progresso nel campo
della scienza e della tecnologia per costruire e vendere armi in grado di distruggere
in un momento centinaia di migliaia di vite”. È arrivato il momento – scrivono i presuli
– “che i leader mondiali mettano coraggiosamente un freno a tutto questo, bandendo
per sempre le armi nucleari”. “La responsabilità dei drammi causati dall’atomica non
va ascritta soltanto agli Stati Uniti, anche se è stato quel Paese a lanciare la bomba
atomica”. Tutte le nazioni che hanno scatenato o partecipato a conflitti – si legge
nel testo ripreso da AsiaNews - sono responsabili. Riflettendo sul passato, si deve
“avanzare insieme verso il futuro ed abolire le armi atomiche” per costruire “un mondo
senza guerre”. Al momento attuale, aggiungono i due presuli, “nel pianeta sono nascosti
20 mila ordigni nucleari”. Per cercare di realizzare un mondo libero dalle bombe,
si deve soprattutto ridurne il numero in circolazione: “Bisogna andare oltre gli interessi
dei singoli e pensare a un mondo unito”. Dopo un primo appello a Barack Obama, che
“ha la possibilità maggiore di disarmare” e al governo giapponese, che “deve camminare
con coraggio sulla via della pace”, i vescovi si rivolgono ai leader mondiali: “Tutte
le nazioni sono impegnate a raggiungere questo scopo, anche quelle che non possiedono
armi atomiche”. L’essere umano – auspicano mons. Mitsuaki Takami e mons. Atsumi Misue
- possa vivere con amore e fiducia nei confronti del prossimo”. Per ricordare la forza
dell’amore autentico, l’arcidiocesi di Nagasaki ha promosso un pellegrinaggio a Guernica,
in Spagna. Il viaggio sarà compiuto insieme alla “Madonna bombardata”, la statua lignea
della Vergine sopravvissuta al bombardamento del 1945. Questa verrà “virtualmente
riunita” alla statua della Madonna di Guernica, sopravvissuta alla guerra civile spagnola.
(A.L.)