2010-03-16 15:39:15

Accorato appello dei vescovi di Hiroshima e Nagasaki per il disarmo nucleare


L’arcivescovo di Nagasaki, mons. Joseph Mitsuaki Takami, e il vescovo di Hiroshima, mons. Joseph Atsumi Misue, hanno lanciato un appello al governo giapponese, a quello americano e alle altre nazioni per promuovere il disarmo totale degli ordigni nucleari. Il mondo – affermano - “deve camminare verso la pace, non verso la distruzione”. L’uomo ha compiuto dei “passi verso la follia, quando ha abusato del progresso nel campo della scienza e della tecnologia per costruire e vendere armi in grado di distruggere in un momento centinaia di migliaia di vite”. È arrivato il momento – scrivono i presuli – “che i leader mondiali mettano coraggiosamente un freno a tutto questo, bandendo per sempre le armi nucleari”. “La responsabilità dei drammi causati dall’atomica non va ascritta soltanto agli Stati Uniti, anche se è stato quel Paese a lanciare la bomba atomica”. Tutte le nazioni che hanno scatenato o partecipato a conflitti – si legge nel testo ripreso da AsiaNews - sono responsabili. Riflettendo sul passato, si deve “avanzare insieme verso il futuro ed abolire le armi atomiche” per costruire “un mondo senza guerre”. Al momento attuale, aggiungono i due presuli, “nel pianeta sono nascosti 20 mila ordigni nucleari”. Per cercare di realizzare un mondo libero dalle bombe, si deve soprattutto ridurne il numero in circolazione: “Bisogna andare oltre gli interessi dei singoli e pensare a un mondo unito”. Dopo un primo appello a Barack Obama, che “ha la possibilità maggiore di disarmare” e al governo giapponese, che “deve camminare con coraggio sulla via della pace”, i vescovi si rivolgono ai leader mondiali: “Tutte le nazioni sono impegnate a raggiungere questo scopo, anche quelle che non possiedono armi atomiche”. L’essere umano – auspicano mons. Mitsuaki Takami e mons. Atsumi Misue - possa vivere con amore e fiducia nei confronti del prossimo”. Per ricordare la forza dell’amore autentico, l’arcidiocesi di Nagasaki ha promosso un pellegrinaggio a Guernica, in Spagna. Il viaggio sarà compiuto insieme alla “Madonna bombardata”, la statua lignea della Vergine sopravvissuta al bombardamento del 1945. Questa verrà “virtualmente riunita” alla statua della Madonna di Guernica, sopravvissuta alla guerra civile spagnola. (A.L.)







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