Test di metà mandato per il presidente francese Nicola Sarkozy: oltre 44 milioni di
elettori votano per le amministrative in tutte le 22 regioni di Francia e Corsica.
Pesa l'incognita astensione: secondo i sondaggi l'affluenza potrebbe scendere sotto
il 50%. Sarkozy ha avvertito che il risultato non avrà conseguenze sul piano nazionale
ma il suo partito, l’Unione per un movimento popolare (Ump), rischia una pesante sconfitta.
Il servizio di Roberta Rizzo:
"Un ko
alle urne annunciato sarebbe quello che attende il presidente francese Nicolas Sarkozy
e il suo partito, l’Unione per un movimento popolare (Ump). I sondaggi indicano una
sconfitta già al primo turno. La “guache”, guidata dalla segretaria del Partito socialista,
Martine Aubry, sembra prepararsi a una vittoria elettorale attesa da tempo, ma la
grande incognita resta l’astensione. L’affluenza alle urne, tradizionalmente bassa
nelle elezioni locali francesi, potrebbe addirittura scendere sotto il 50%: quasi
10 punti percentuali in meno, segnando il record negativo dalle consultazioni del
1988 (58%). La destra si accontenterebbe di conservare le sue posizioni già modeste.
Mentre l'opposizione, che amministra già 20 regioni, punterebbe alla vittoria su tutta
la linea. Il partito di Sarkozy rischia di perdere così le ultime due: l'Alsazia e
la Corsica. Quanto al Fronte nazionale, potrebbe sottrarre voti all'Unione per un
movimento popolare, ma il presidente ha escluso ogni ipotesi di accordo. Le regionali
rischiano dunque di tradursi in un indiretto pronunciamento popolare contro il presidente
Sarkozy, giunto a metà del suo mandato, e in un trampolino per la sinistra in
vista delle presidenziali del 2012. Il capo dell’Eliseo ha affermato che non
si lascerà condizionare dal risultato delle regionali e porterà avanti le sue politiche
e le riforme nel Paese. Ma l’impopolarità di Sarkozy potrebbe avere ripercussioni
sui candidati del suo stesso schieramento e, secondo gli esperti, molti elettori di
destra sconfortati non si recherebbero alle urne".