2010-03-13 15:09:56

L’Onu difende la libertà religiosa e vuole tutelare i cittadini da abusi e violenze


Per promuovere la libertà di religione non basta autorizzare la pratica del culto, ma è necessario proteggere i cittadini dagli abusi che possono subire in nome della religione. Lo riferisce il relatore speciale dell’Onu, Asma Jahangir, nel suo intervento al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, riunito in assemblea plenaria a Ginevra. “Violenze intercomunitarie ricorrenti che dimostrano ancora una volta l’importanza di tener conto di segnali precursori – riferisce la relatrice in un articolo dell’agenzia Misna – e di risolvere le cause alla radice delle tensioni religiose, che facilmente vengono manipolate dalla politica”, afferma la relatrice in riferimento ai recenti fatti di Jos, in Nigeria. È necessaria maggiore attenzione ai segnali precursori, come le leggi vigenti che discriminano apertamente i cittadini sulla base della propria appartenenza religiosa, gli stereotipi contro alcuni gruppi, gli attacchi sferrati contro luoghi di culto e impunità diffusa per gli autori di violazioni e crimini collegati alla sfera della fede. “Increscioso il fatto che società con alti livelli di ricchezza ed educazione abbiano apertamente espresso la loro avversione nei confronti di simboli religiosi nei luoghi pubblici”, commenta Asma Jahangir riguardo le ultime polemiche sui minareti tra Svizzera e Libia. Il relatore Onu ha bollato come “increscioso il fatto che società con alti livelli di ricchezza ed educazione abbiano apertamente espresso la loro avversione nei confronti di simboli religiosi nei luoghi pubblici”. (C.F.)







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