Congo: Medici senza frontiere denuncia l’emergenza in Sud Kivu
L’associazione internazionale Medici Senza Frontiere (Msf) denuncia la preoccupante
situazione in cui versa la popolazione dell’Hauts Plateaux nella regione di Uvira,
nel Sud Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo. Si tratta di una zona molto
isolata, delimitata da montagne alte anche fino a tremila metri e dove non ci sono
molte strade, in cui a febbraio si è riacceso il conflitto tra l’esercito regolare
congolese e i ribelli delle Democratic Forces for the liberation of Rwanda. Da allora
si calcola che oltre diecimila persone sono fuggite dai villaggi dell’area e altre
migliaia sono praticamente in trappola nelle loro case, alla mercé delle incursioni
dei gruppi armati. Msf ha una struttura nel villaggio di Kihuha, in Katanga, dove
finora ha curato oltre 750 persone affette da malattie respiratorie e diarrea acuta,
oltre a feriti gravi. Per curare al meglio questi ultimi, l’associazione ha inviato
sul posto un’equipe di medici specializzati in chirurgia d’urgenza, ma molti civili,
pur feriti gravemente, hanno paura di andare in ospedale perché temono aggressioni.
Medici Senza Frontiere è attiva nel Kivu meridionale a Kalonge e Kitutu, dove gestisce
centri di salute e cliniche mobili per l’assistenza primaria e l’emergenza degli sfollati,
un ospedale a Baraka e un centro per il trattamento del colera a Fizi. Molti programmi
sanitari vengono gestiti anche nelle strutture del Nord Kivu. In tutto il Paese sono
impegnati 76 operatori internazionali e 1144 congolesi. (R.B.)