2010-03-12 14:20:14

Il cardinale Ruini: la fede non è solo credere che Dio esista, ma credere si sia rivolto a ciascuno


“Qual è oggi lo stato di salute o il grado di infermità della fede in Dio?”: è questo l’interrogativo posto ieri sera a Roma dal card. Camillo Ruini, presidente del Comitato per il progetto culturale della Cei, intervenuto alla presentazione del volume “Dio oggi. Con Lui o senza di Lui cambia tutto”, edito da Cantagalli e frutto dell’omonimo convegno internazionale che si è svolto nella capitale per iniziativa dello stesso Comitato. Secondo il porporato, “credere o non credere costituiscono due possibilità tra le quali chiunque è chiamato a scegliere, anche il sacerdote”, ma “l’opzione vera” riguarda “la fede in un Dio infinitamente superiore all’uomo” dinanzi al quale “ha un senso inginocchiarsi”. La fede, in altri termini, “non è solo credere che Dio esista, bensì credere che Dio si è rivolto personalmente a me”. La “grande domanda – ha concluso – non è dunque quella sull’esistenza di Dio, ma quella sul Suo atteggiamento verso l’uomo”. Alla presentazione del volume anche mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. “Questo Dio, ha sottolineato il presule “è forse un po’ meno ‘morto’ di quanto si sia a lungo creduto”. Quindi il presidente del dicastero vaticano ha rilanciato il progetto di costituzione della Fondazione "Il Cortile dei Gentili" ispirato allo spazio del tempio al quale avevano accesso tutti i popoli, non solo gli israeliti, per pregare il loro Dio, e “auspicato” da Benedetto XVI nel suo discorso alla Curia romana in occasione degli auguri per lo scorso Natale. Con questa iniziativa, “che dovrebbe debuttare dopo l’estate, probabilmente a Parigi” - ha concluso Mons. Ravasi - intendiamo “avviare un dialogo serio e articolato con il mondo della non credenza”, un universo “dalle mille iridescenze e dalle profonde attese, anch’esso alla ricerca di senso” (C.S.)







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