Francia: le riflessioni di mons. Lacrampe in vista delle elezioni regionali
La Francia si prepara alle elezioni regionali. Due i turni di consultazione previsti
– il 14 ed il 21 marzo – e due i temi sui quali gli elettori si dovranno pronunciare:
la riforma delle collettività territoriali e l’istituzione di consiglieri che siedano
nel Consiglio generale e nel Consiglio regionale. Per l’occasione, mons. André Lacrampe,
arcivescovo di Besançon, ha diffuso una nota: nel testo, il presule ricorda innanzitutto
gli insegnamenti di Paolo VI che, nell’80.mo anniversario dell’Enciclica “Rerum Novarum”,
richiamava l’attenzione dei cristiani sulla loro “responsabilità politica”, invitandoli
a “prendere veramente coscienza dei problemi, comprendere i mutamenti e discernere
le scelte e gli impegni che è opportuno assumere”. Quindi, mons. Lacrampe ribadisce
che la politica non deve servire “gli interessi particolari, ma l’interesse generale
e deve rafforzare i legami sociali”, perché “la vita di ciascuno e di tutti sia veramente
umana”. In tutto questo, scrive ancora il presule, “la Chiesa non deve prendere posizione.
Questo è compito di tutti i cittadini, credenti o no”. Tuttavia, si legge ancora nella
nota, “se la Chiesa non ha una soluzione tecnica da offrire, ha però una missione
di verità da compiere a favore di una società a misura d’uomo”. Un principio ricordato
anche da Benedetto XVI nella sua prima enciclica, “Deus caritas est”, in cui si legge:
“La Chiesa non può e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare
la società più giusta possibile. Non può e non deve mettersi al posto dello Stato.
Ma non può e non deve neanche restare ai margini nella lotta per la giustizia”. Quindi,
l’arcivescovo di Besançon ribadisce che “se, da una parte è necessario riconoscere,
tra i cristiani, una legittima varietà di opzioni e di possibilità di impegno differenti,
dall’altra la fede che è in noi ci spinge a cercare la coerenza tra le scelte umane
ed il Vangelo: informarsi sulla posta in gioco nel voto, riflettere insieme, partecipare
ai dibattiti pubblici, dare il proprio parere e rispettare quello degli altri, condividere
le responsabilità, ricercare il bene comune significa seminare la speranza di una
società giusta e in pace”. Di qui, l’auspicio di mons. Lacrampe perché tutti comprendano
che “la finalità della politica è migliorare la vita comune per costruire, ciascuno
secondo il proprio ruolo e le proprie responsabilità, un mondo degno dell’uomo che
non sia dominato dall’individualismo e dalla ricerca del profitto, ma dalla giustizia
e dalla fraternità universale”. (I.P.)