Le reliquie di Sant’Antonio in Sri Lanka per portare “pace e unità” al Paese
Migliaia di cattolici e non dello Sri Lanka hanno accolto le reliquie di Sant’Antonio
pregando per “la pace e l’unità del Paese”. I resti del santo francescano di origine
portoghese – famoso per la sapienza e le doti di predicatore – hanno lasciato per
la prima volta in 750 anni la città di Padova, in Italia, e sono giunti domenica scorsa
a Colombo. Una speciale concessione resa possibile dalla personale richiesta avanzata
da mons. Malcom Ranjith – arcivescovo della capitale – ai custodi delle reliquie,
in occasione del 175mo anniversario della basilica di Sant’Antonio a Kochchikade.
Negli ultimi tre giorni la basilica è rimasta aperta dalle 5 del mattino fino alle
3 di notte per consentire l’accesso alla folla di fedeli, desiderosi di ricevere la
speciale benedizione di Sant’Antonio e pregare davanti alle reliquie. Tra le molte
invocazioni rivolte all’indirizzo del santo francescano, quelle di donare al Paese
la pace e l’unità perduta. Il 7 marzo scorso si è svolta una messa di benvenuto, presieduta
da mons. Ranjith insieme a mons. Joseph Spiteri, nunzio apostolico in Sri Lanka, sacerdoti
diocesani, laici, religiose e i due delegati giunti da Padova con le spoglie del santo.
Durante il rito, l’arcivescovo di Colombo ha invitato i fedeli a “seguire l’esempio
di Sant’Antonio” e imparare da lui a “ricostruire le nostre vite”. Alla funzione hanno
preso parte anche la moglie del presidente, Shiranthi Rajapaksa, politici cattolici,
monaci buddisti e fedeli di altre religioni. Almeno 5mila, secondo le stime, le persone
presenti alla cerimonia. Ieri le reliquie di Sant’Antonio hanno lasciato la basilica
di Kochchikade per raggiungere la diocesi di Galle, nel sud del Paese. Nei prossimi
16 giorni, infatti, le spoglie compiranno un pellegrinaggio in tutto lo Sri Lanka
come “segno di pace e di speranza”. Molti i santuari cattolici che potranno esporre
le reliquie, compresa l’area nel nord, teatro per tre decenni di una lotta sanguinaria
fra l’esercito governativo e il movimento indipendentista Tigri Tamil. Una messa alle
6 del mattino, celebrata ieri nella basilica di Sant’Antonio, ha segnato la partenza
delle reliquie dalla capitale. (R.P.)