I vescovi Usa sostengono la legge che favorisce gli accordi commerciali con Haiti
Un trattamento commerciale preferenziale per Haiti colpita dal devastante terremoto
del 12 gennaio scorso. A chiederlo è l’episcopato degli Stati Uniti, in una lettera
– di cui riferisce l’agenzia Zenit - firmata dal presidente della Commissione episcopale
Giustizia e Pace Internazionale, mons. Howard Hubbard, vescovo di Albany nello Stato
di New York. La lettera è stata inviata ai membri della Commissione per le Finanze
del Senato e alla Commissione per le Relazioni esterne, a sostegno della “Legge della
speranza rinnovata ad Haiti”. Legge, proposta agli inizi di febbraio dai senatori
Ron Wyden e Bill Nelson, che prevede misure specifiche per aiutare Haiti a ricostruire
la sua industria tessile, che prima del sisma rappresentava il 75% delle esportazioni
del Paese. Dopo il disastro, con il crollo di una fabbrica e la morte di 500 lavoratori
al suo interno, la capacità industriale si è dimezzata. Tenuto conto che Haiti già
godeva di condizioni più favorevoli rispetto ad altri Paesi per esportare beni negli
Stati Uniti, la nuova Legge propone di rinnovare questi provvedimenti, alcuni dei
quali scadono a settembre. Nella sua lettera il vescovo Hubbard chiede ai senatori
di sostenere la Legge “perché progredisca rapidamente nell'iter legislativo”. “Se
si approvasse questa legislazione, si potrebbero creare rapidamente migliaia di posti
di lavoro ad Haiti”, osserva il presule, aggiungendo che in seguito, “sarà importante
adottare un trattamento preferenziale più ampio per i prodotti haitiani”. Il vescovo
assicura che la Conferenza episcopale degli Stati Uniti e la sua organizzazione umanitaria,
Catholic Relief Services, farà “tutto il possibile per agire in solidarietà con il
popolo e la Chiesa ad Haiti mentre ricostruiscono il loro Paese”. (R.G.)