2010-03-10 15:40:00

Restaurati gli affreschi dell'Abbazia di Chiaravalle Milanese


Svelato il mistero sull’arte figurativa - fino ad oggi sconosciuta - di Stefano Fiorentino, discepolo di Giotto. A farne luce è il restauro del ciclo di affreschi dedicato alla Madonna, dipinti nell’Abbazia cistercense di Chiaravalle Milanese, che ne testimonia la grandiosità espressiva. Un lavoro durato 7 anni, ultimato grazie al contributo della banca Intesa San Paolo. Il servizio di Alessandra De Gaetano:RealAudioMP3

 
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“Il più valido tra i discepoli di Giotto”: con queste parole Giorgio Vasari, nelle sue Vite, descriveva lo stile di Stefano Fiorentino, di cui ha esaltato la “maniera dolcissima e tanto unita”, evidente nell’attenzione alla rappresentazione della dolcezza dell’animo, attraverso i volti e le sfumature di colore. Sandrina Bandera, soprintendente per i beni storico artistici di Milano:

 
“L’intervento di Stefano Chiaravalle è un intervento che ci apre nuovi orizzonti sulla continuazione della scuola giottesca. Stefano fa capire come Giotto ha avuto anche un ruolo importante per la continuità nella cultura gotica, che non conoscevamo molto. Stefano fu in qualche modo, una delle personalità che riuscì a collegare il mondo toscano - che dal punto di vista pittorico è più astratto e più geometrizzante - con la sensibilità realistica tipica dell’Italia settentrionale”.

 
L’imponente restauro coinvolge gli affreschi dello spazio interno della Torre Nonale dell’Abbazia di Chiaravalle, di cui la scuola giottesca detiene la paternità. A Stefano Fiorentino è attribuito il registro inferiore, che narra le “Storie della Vergine post Resurrectionem”, legate alla morte e all’ascesa al cielo di Maria. Ancora Sandrina Bander:

 
“Sono in qualche modo una esegesi della dimensione spirituale. Mi piace ricordare come questo ciclo, con le 'Storie della Vergine post Resurrectionem', nel rappresentare il passaggio dalla morte alla glorificazione, sembra percorrere il cammino di conversione del monaco, che San Bernarndo illustra nei suoi sermoni della Vergine. Si passa dalla morte alla solidarietà con Cristo, rappresentata attraverso l’esempio della solidarietà tra Maria e Cristo, Cristo che incorona la Vergine quasi in un abbraccio”.
 
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