In Cile continua la distribuzione degli aiuti. Chiesa in prima linea
Internet e i principali social network stanno contribuendo alla diffusione degli aiuti
alla popolazione del Cile colpita dal terremoto dello scorso 27 febbraio. L’agenzia
Fides infatti racconta quanto accaduto nella parrocchia di Santa Elena, nella zona
delle Ande della arcidiocesi di Santiago. Qui i giovani provenienti dalle università
e dagli istituti superiori dell'area sono riusciti a raccogliere circa 4,5 tonnellate
di alimenti, biancheria e abbigliamento, principalmente attraverso la rete di facebook,
internet e con le e-mail. In una nota, la Conferenza episcopale cilena ha sottolineato
che la maggior parte dei contributi, destinati soprattutto a Conception, proviene
dalla Caritas Cile e che le diverse diocesi hanno ricevuto un aiuto specifico anche
da numerose parrocchie ed istituzioni religiose. Il Paese sta ricevendo inoltre un
sostegno internazionale grazie all’appoggio dei grandi organismi. La Caritas Internationalis
sta mettendo a punto un rapporto sulla situazione dopo il viaggio nella zona di Alister
Duttom, direttore umanitario della stessa Caritas Internationalis. Alcuni giorni fa
in Cile è giunto anche il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon che ha avuto parole
di elogio nel croso dell'incontro con il gruppo "Un tetto per il Cile", fondazione
della Chiesa cattolica che costruisce alloggi per coloro che vivono nei quartieri
popolari poveri e offre istruzione, servizi sociali e microcrediti.(B.C.)