“Fa bene sentire la vicinanza e la solidarietà delle comunità cristiane e delle organizzazioni
della nostra Chiesa. Di cuore molte grazie”. Con queste parole mons. Riccardo Ezzati,
arcivescovo di Concepción,risponde all’azione solidale della Caritas Italiana,
dopo il terribile sisma che ha sconvolto il Cile. “I danni del terremoto e dello tsunami
sono ingenti – sottolinea il presule - e da zone meno colpite cominciano ad arrivare
soccorsi in alimenti, acqua, medicine di prima necessità. Le strade verso il Nord
e verso il Sud sono agibili. Permangono difficoltà di comunicazione all'interno della
regione e della diocesi. Le nostre strutture, chiese, case pastorali e parrocchiali,
asili, case di riposo per anziani, scuole e anche la sede Caritas sono state severamente
danneggiate. Il nostro primo impegno resta quello di accompagnare la gente; essere
loro vicini. Anche dopo la fase di emergenza – ricorda mons. Ezzati - i bisogni saranno
molti, specialmente per la ricostruzione di case e di strutture di servizio”. Con
il ripristino delle comunicazioni nelle aree colpite, emerge un quadro sempre più
chiaro dei danni causati dal violento terremoto in Cile. In totale sono due milioni
le persone colpite, in 8 diocesi. La Caritas a Concepciónsta gestendo tre
centri dove riceve aiuti d’urgenza che vengono poi distribuiti alle famiglie. La sede
nazionale di Caritas Cile è parzialmente danneggiata ma resta operativa ed ha avviato
gli aiuti su vasta scala. Già la scorsa settimana 20 camionsono partiti da
Santiago per Concepción, con 15 tonnellate di kit alimentari. (R.G.)