2010-03-09 15:26:33

Le donne in Africa protagoniste per la pace e lo sviluppo del continente


Le donne africane sono le “prime attrici nella risoluzione dei conflitti, nei processi di pace e ricostruzione ma anche dello sviluppo del continente”. Il riconoscimento arriva da Jean Ping, presidente della Commissione dell’Unione Africana (UA), nel messaggio per la Giornata internazionale della donna – di cui riferisce l’agenzia Misna - dove lamenta pure lo scarso accesso alla proprietà e ai redditi terrieri delle donne, che sono le principali produttrici alimentari nell’Africa sub-sahariana”. Secondo studi dell'Ocse, (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) l’attività economica delle africane (61,9%) è infatti di gran lunga superiore rispetto a quelle dei Paesi del Nord del mondo. Certo rimane molto da fare, secondo Ping, in materia di accesso paritario a posti di lavoro qualificati e di istruzione, in materia di rispetto dei diritti e dignità, di pari opportunità e di assistenza sanitaria, ma passi avanti sono stati compiuti anche grazie a particolari strumenti giuridici, soprattutto il “Protocollo sui diritti della donna” allegato alla “Carta africana dei diritti umani e dei popoli”, e alla “Dichiarazione solenne sulla parità uomo-donna in Africa”. L’anno in corso segnerà nuove conquiste per le africane con il lancio da parte dell’UA del Decennio della donna africana (2010-2020) e la creazione di un apposito fondo, varato lo scorso febbraio dal XIV Vertice dei capi di Stato e di governo che si è tenuto ad Addis Abeba. Il presidente della Commissione dell’UA collega le difficoltà nel raggiungere gli “Obiettivi di sviluppo del millennio” fissati dall’Onu alle ridotte risorse finanziare a disposizione dei Paesi africani, ma anche al perdurare di conflitti che ipotecano l’attuazione di programmi a favore delle donne. Per quanto riguarda la partecipazione ‘rosa’ alle istituzioni e alla vita politica, invece, Ping sottolinea che al 1° gennaio 2010 l’Africa registrava il tasso più elevato al mondo di rappresentanza femminile nei Parlamenti. D’altra parte, giornali e organizzazioni di difesa dei diritti umani di tutto il continente, evidenziano “pratiche culturali, religiose e sociali in vigore arcaiche, degradanti e avvilenti” per le donne africane; a preoccupare sono anche i tassi di scolarizzazione e di alfabetizzazione troppo bassi, mentre la mortalità materna (866 decessi ogni 100.000 gravidanze) rimane la più elevata al mondo. (R.G.)







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