La Fondazione Don Gnocchi in Vaticano per donare al Papa una reliquia del Beato
A conclusione dello straordinario 2009, anno durante il quale è stata solennemente
celebrata il 25 ottobre la beatificazione di don Carlo Gnocchi, la Fondazione che
oggi porta il suo nome si appresta a vivere un altro importante appuntamento. Domani
l’incontro con il Santo Padre previsto nell’ambito dell’udienza generale. Il servizio
di Davide Dionisi:
Al termine
della cerimonia di beatificazione di don Gnocchi del 25 ottobre 2009, Papa Benedetto
XVI aveva salutato i 50 mila fedeli presenti in piazza Duomo a Milano, rilanciando
a gran voce il motto che accompagna le attività della Fondazione: “Accanto alla vita.
Sempre!”. L’udienza dal Papa di domani rappresenta un momento di grande coinvolgimento
per tutti i 28 Centri della Fondazione. Sui preparativi e sull’evento di domani, la
testimonianza di mons. Angelo Bazzari, presidente della Fondazione:
R.
– Vorremmo ringraziare per il dono che il Santo Padre ha voluto farci con la beatificazione
di don Gnocchi e sarà l’occasione per consegnare al Santo Padre la reliquia di don
Gnocchi. La preparazione che abbiamo cercato di fare è di ordine più spirituale: abbiamo
celebrato alcune iniziative di fronte all’urna di don Gnocchi e poi, nei singoli centri,
abbiamo favorito momenti di riflessione con pensieri e azioni di don Gnocchi, cercando
di riprodurre in miniatura la Piazza Duomo, con tutte le altre componenti, tutti quelli
che sono con noi, “amici della baracca”, come diceva don Gnocchi. Quindi, una preparazione
forte, profonda, culturale, spirituale per poter vivere questo immenso dono che il
Papa ha voluto farci.
D. – Mons. Bazzari, parliamo
ora della Fondazione don Gnocchi e delle sue attività:
R.
– La Fondazione don Gnocchi si pone in linea di coerenza di una fedeltà dinamica con
il suo fondatore, riproponendo oggi il valore aggiunto, un supplemento d’anima all’interno
dei nostri centri per potere assistere soprattutto i più fragili. Abbiamo invece cambiato
la direzione, gli ambiti applicativi di questo spirito, di questa azione utilizzando
la ricerca scientifica, la formazione, gli ambiti della sanità, allargando i paletti
della nostra solidarietà fino ai confini della grande scacchiera internazionale. Ci
interessiamo dei bambini disabili fino ad arrivare a tutto l’ambito riabilitativo,
dall’ictus e l’intervento soprattutto sull’Alzheimer, il Parkinson, la sclerosi laterale
amiotrofica, la sclerosi multipla fino ad arrivare ai malati terminali oncologici
con degli hospice, fino anche allo stato vegetativo persistente. Come vede, l’“Accanto
alla vita” che Sua Santità ha voluto richiamare e ricordarci come motto per la nostra
azione, noi lo celebriamo con servizi abbastanza qualitativi, completando così l’opera
che abbiamo svolto in questi anni: ripartire da don Gnocchi, questo era il primo slogan,
una missione che continua; poi, l’altro passaggio da don Gnocchi al don Gnocchi e
adesso “Accanto alla vita. Sempre!”, in qualsiasi condizione, costi quel che costi,
servendo, promuovendo la vita a tutti i livelli, dalla culla alla tomba.