Africa: il contributo dei leader religiosi per la lotta ai cambiamenti climatici
I leader religiosi africani vogliono dare un contributo attivo alla lotta ai cambiamenti
climatici. È l’impegno scaturito da un forum sul clima organizzato nei giorni scorsi
dal British Council nella capitale nigeriana Abuja. All’incontro hanno partecipato
un centinaio di persone, tra cui una sessantina di esponenti religiosi protestanti,
cattolici e musulmani dell’Africa Sub-sahariana e dal Regno Unito. I partecipanti
hanno espresso preoccupazione per le sempre più pesanti conseguenze economiche e sociali
dei mutamenti climatici, soprattutto in un continente come l’Africa. Nella dichiarazione
finale pubblicata dal quotidiano nigeriano “Daily Champion”, ripreso dall’agenzia
Apic, i leader religiosi evidenziano come i “cambiamenti climatici rischiano di aumentare
in modo significativo la povertà, le malattie e i conflitti”, ricordando che essi
hanno già causato inondazioni e siccità in diverse parti dell’Africa. Un continente
che non è tecnologicamente e finanziariamente in grado di fare fronte a questa emergenza
che minaccia l’agricoltura, principale risorsa di sostentamento delle popolazioni
africane. La conseguenza - già messa in evidenza dai recenti vertici internazionali
sul clima - è che i popoli africani rischiano di diventare sempre più dei “rifugiati
del cambiamento climatico”, creando un’ulteriore minaccia alla già fragile pace e
sicurezza di questi Paesi. Ricordando gli insegnamenti delle religioni sulla difesa
del creato, i leader religiosi si sono detti pronti a fare la loro parte, in particolare
sensibilizzando i rispettivi fedeli. Essi hanno inoltre chiesto di potere partecipare
ai negoziati nazionali e regionali per gli accordi sul clima e hanno proposto di unire
le loro forze per chiedere ai Paesi sviluppati una effettiva riduzione delle emissioni
dei gas-serra. Dal forum è, infine, emersa la proposta per la creazione di un Fondo
mondiale per il clima. (L.Z.)