Pakistan: nuove indagini sugli attacchi anticristiani di Gojra e Korian
Il governo della regione del Punjab, nel Pakistan orientale, ha ordinato una nuova
e più approfondita indagine sugli attacchi anticristiani di Gojra e Korian, avvenuti
nell’estate del 2009, che hanno causato la morte di 9 cristiani e la distruzione di
chiese, case e proprietà. “E’ un buon segnale per riportare alla luce la verità e
combattere l’impunità”, ha commentato all’agenzia Fides Francis Mehboob Sada, responsabile
del Christian Study Center a Rawalpindi, centro ecumenico di studi e di promozione
dei diritti delle minoranze cristiane. “I colpevoli degli attacchi sono ancora impuniti.
Il governo era rimasto silente fino ad oggi, e più volte avevamo manifestato il nostro
disappunto per questo atteggiamento. Speriamo che le nuove indagini possano far luce
sui gravi episodi e riportare giustizia. Le false accuse di blasfemia continuano a
fare danni nel Paese”, ha rimarcato Francis Mehboob Sada. Le violenze su cui la polizia
sarà chiamata a indagare risalgono all’estate 2009: il 30 luglio scorso nel villaggio
di Korian, in Punjab, durante un matrimonio, circa quaranta proprietà e famiglie cristiane,
accusate di violazione delle leggi sulla blasfemia, sono state attaccate da alcuni
militanti islamici. Oltre 57 case sono state bruciate, alcune chiese del villaggio
profanate e devastate. Il 1° agosto, a Gojra, una folla inferocita ha assediato l’area
residenziale e appiccato il fuoco a case e persone cristiane, accusate di blasfemia.
Nove fra donne e bambini, impossibilitati a scappare o a nascondersi, sono stati bruciati
vivi. Responsabile del gesto è un’organizzazione militante già bandita dal governo.
Secondo fonti locali, “prove circostanziali hanno messo in luce il ruolo di copertura
giocato dalla polizia e dall’amministrazione locale”. Un’altra notizia ha però turbato
in questi giorni la comunità cristiana in Pakistan: secondo quanto riferiscono sempre
all’agenzia Fides fonti locali, la polizia di Karachi ha arrestato cinque cristiani
e ne ha indagati circa 40 per le violenze e i disordini avvenuti di recente a Karachi.
“Si tratta di un'accusa paradossale”, commentano le fonti di Fides, dato che “in quell’occasione,
il quartiere cristiano di Pahar Ganj a Karachi, è stato attaccato da una folla di
musulmani che hanno portato scompiglio per le strade e bruciato negozi”. (R.P.)