Piogge torrenziali ancora in corso in Africa orientale stanno causando vittime e disagi
con pesanti conseguenze sul comparto agro-zootecnico della regione. Il fatto più grave
resta quello avvenuto in Uganda, dove una frana ha travolto tre villaggi dell’area
di Bududa, causando la scorsa settimana la morte di circa 400 persone. Sul posto,
per ordine del presidente Yoweri Museveni, è ancora presente l’esercito che sta continuando
a scavare per recuperare i corpi delle vittime. Il rischio di frane e smottamenti
- riferisce l'agenzia Misna - ha costretto al trasferimento di 2600 famiglie anche
nel confinante Kenya, come riferito dalla Croce Rossa. Secondo la stessa organizzazione
almeno 11 persone hanno perso la vita annegate. L’area più colpita dal maltempo sembra
essere il distretto di Nandi, nella Rift Valley, dove le operazioni di soccorso sono
state rese più difficili per il crollo di una quindicina di ponti e l’impraticabilità
delle strade. In centinaia sono stati sfollati anche nei distretti di Mandera e Turkana.
Per queste province il governo di Nairobi ha dichiarato lo stato di allerta inviando
gruppi di soccorso nelle zone più a rischio frana. Le piogge stanno avendo ripercussioni
sul comprato turistico, limitando in particolare l’afflusso di turisti verso riserve
e parchi nazionali. Più grave l’impatto su agricoltura e allevamento anche in Somalia
e nella regione semiautonoma del Somalilad dove migliaia di capi di bestiame sono
andati persi. (R.P.)