2010-03-07 14:56:32

Egitto: a Minia la prima comunità per l’inserimento nel lavoro dei disabili


Si chiama al-Fulk e ha sede a Minia la prima comunità per disabili in Egitto, creata nel 2002 grazie al sostegno, anche economico, dell’associazione caritativa internazionale cattolica Acs, Aiuto alla chiesa che soffre, che ha donato 15 mila euro. Al-Fulk significa “arca”: la comunità infatti, che si trova sotto la cura della diocesi copta cattolica di Minia, è affidata all’Arca internazionale e fa lavorare 15 disabili, 7 in casa e 8 in sede, nella produzione di candele, lavoro per il quale le persone vengono retribuite ogni settimana. “Speriamo di arrivare presto a 10 persone che lavorano a casa e 20 in laboratorio”, racconta alla Zenit uno degli operatori, Magdi Asham Henein, che spiega quanto l’esistenza di questo centro sia di fondamentale importanza per un Paese come l’Egitto in cui i disabili, altrimenti, resterebbero ai margini della società, derisi e abbandonati a se stessi. “Fino a dieci anni fa – aggiunge – nessuno capiva gli handicap mentali, che erano considerati una punizione di Dio e perciò i disabili erano rifiutati e cacciati dalle famiglie e dalle comunità”. Ora, grazie a questo centro, luogo di resurrezione a nuova vita, i disabili cattolici e ortodossi hanno una speranza e offrono un esempio di convivenza pacifica alla quale presto, si spera, si uniranno anche disabili di religione islamica. (R.B.)







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