Il Papa ai vescovi dell’Uganda: i cristiani resistano alle seduzioni del materialismo
e dell’individualismo
Testimoniare Cristo nella società, respingendo le seduzioni della cultura materialista:
così, Benedetto XVI nell’udienza ai vescovi ugandesi, ricevuti stamani in occasione
della visita “ad Limina”. Il Papa ha ribadito l’importanza della promozione dei valori
famigliari, della formazione dei laici impegnati nella vita pubblica e dei sacerdoti.
Il Pontefice ha ricordato le vittime delle frane che hanno recentemente colpito una
regione nordorientale dell’Uganda. L’indirizzo d’omaggio al Papa è stato rivolto dalvescovo di Lugazi, Matthias Ssekamanya, presidente della Conferenza episcopale
ugandese. Il servizio di Alessandro Gisotti:
Benedetto
XVI ha, innanzitutto, rivolto il suo pensiero alle vittime ugandesi delle recenti
frane nella regione di Bududa, che hanno provocato decine di morti. Il Papa ha espresso
la sua vicinanza a quanti sono stati colpiti da questo disastro, chiedendo a Dio di
dare loro forza e speranza per affrontare questa tragedia. Ha quindi ricordato l’esortazione
ad una rinnovata evangelizzazione del Continente africano, emersa dal Sinodo per l’Africa
dell’ottobre scorso:
“In the light of the Gospel
message…” “Alla luce del messaggio evangelico – ha detto il Papa – siate
consapevoli del bisogno di incoraggiare i cattolici ugandesi ad apprezzare pienamente
il Sacramento del matrimonio nella sua unità e indissolubilità”. Ha poi esortato i
vescovi ad aiutare i sacerdoti e i laici a “resistere alla seduzione di una cultura
materialistica e individualista”, che si “è radicata in molti Paesi”:
“Continue
to call for lasting peace…” “Continuate a chiedere una pace duratura,
basata sulla giustizia”, “la generosità verso i bisognosi” e “uno spirito di dialogo
e riconciliazione”. Nel promuovere un vero ecumenismo, ha proseguito, “siate soprattutto
vicini a quanti sono più vulnerabili” alle sette. Nell’Anno Sacerdotale, ha così rivolto
il pensiero ai preti che, ha detto, hanno bisogno del sostegno dei vescovi:
“Exhort
them to prayer and vigilance…” “Esortateli alla preghiera – ha detto
– e alla vigilanza, sopratutto con riguardo alle ambizioni personali, mondane o politiche
o all’eccessivo attaccamento alla famiglia o a gruppi etnici”. Non ha quindi mancato
di ribadire l’importanza della promozione delle vocazioni e della formazione spirituale
dei seminaristi. “I sacerdoti – ha affermato – siano uomini di Dio, capaci di guidare
gli altri”. I religiosi, ha detto ancora, devono essere “un esempio e una fonte di
incoraggiamento per tutta la Chiesa”.
“Priests
and religious require constant support…” “Sacerdoti e religiosi – è
stata la sua esortazione – devono essere costantemente sostenuti nella loro vita di
celibato e di verginità consacrata”. Il Papa si è quindi felicitato con i vescovi
dell'Uganda per le forme di evangelizzazione popolare presenti nel Paese come i pellegrinaggi
al Santuario dei Martiri Ugandesi. Ed ha rinnovato l’appello a sostenere gli sfollati
e gli orfani vittime della guerra come anche le persone afflitte dalla povertà, dall’Aids
e da altre malattie. Al tempo stesso ha messo l’accento sulla formazione dei laici,
in particolare per quanti sono impegnati nei media, nella politica e nella cultura:
“Encourage
them to be active…” “Incoraggiateli ad essere attivi e franchi nel servizio
di ciò che è giusto e nobile”, ha detto il Papa. In questo modo, ha soggiunto, “la
società nel suo insieme beneficerà” del servizio di cristiani che “assumono ruoli
di leadership nel servizio del bene comune”. Anche i movimenti ecclesiali, ha affermato,
“meritano il vostro sostegno per il loro contributo positivo alla vita della Chiesa".
Ha infine auspicato che i fedeli ugandesi sviluppino “un senso di responsabilità verso
se stessi, le proprie comunità e la loro Chiesa”.