2010-03-05 12:52:08

Il Papa ai vescovi dell’Uganda: i cristiani resistano alle seduzioni del materialismo e dell’individualismo


Testimoniare Cristo nella società, respingendo le seduzioni della cultura materialista: così, Benedetto XVI nell’udienza ai vescovi ugandesi, ricevuti stamani in occasione della visita “ad Limina”. Il Papa ha ribadito l’importanza della promozione dei valori famigliari, della formazione dei laici impegnati nella vita pubblica e dei sacerdoti. Il Pontefice ha ricordato le vittime delle frane che hanno recentemente colpito una regione nordorientale dell’Uganda. L’indirizzo d’omaggio al Papa è stato rivolto dal vescovo di Lugazi, Matthias Ssekamanya, presidente della Conferenza episcopale ugandese. Il servizio di Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

Benedetto XVI ha, innanzitutto, rivolto il suo pensiero alle vittime ugandesi delle recenti frane nella regione di Bududa, che hanno provocato decine di morti. Il Papa ha espresso la sua vicinanza a quanti sono stati colpiti da questo disastro, chiedendo a Dio di dare loro forza e speranza per affrontare questa tragedia. Ha quindi ricordato l’esortazione ad una rinnovata evangelizzazione del Continente africano, emersa dal Sinodo per l’Africa dell’ottobre scorso:

 
“In the light of the Gospel message…”
“Alla luce del messaggio evangelico – ha detto il Papa – siate consapevoli del bisogno di incoraggiare i cattolici ugandesi ad apprezzare pienamente il Sacramento del matrimonio nella sua unità e indissolubilità”. Ha poi esortato i vescovi ad aiutare i sacerdoti e i laici a “resistere alla seduzione di una cultura materialistica e individualista”, che si “è radicata in molti Paesi”:

 
“Continue to call for lasting peace…”
“Continuate a chiedere una pace duratura, basata sulla giustizia”, “la generosità verso i bisognosi” e “uno spirito di dialogo e riconciliazione”. Nel promuovere un vero ecumenismo, ha proseguito, “siate soprattutto vicini a quanti sono più vulnerabili” alle sette. Nell’Anno Sacerdotale, ha così rivolto il pensiero ai preti che, ha detto, hanno bisogno del sostegno dei vescovi:

 
“Exhort them to prayer and vigilance…”
“Esortateli alla preghiera – ha detto – e alla vigilanza, sopratutto con riguardo alle ambizioni personali, mondane o politiche o all’eccessivo attaccamento alla famiglia o a gruppi etnici”. Non ha quindi mancato di ribadire l’importanza della promozione delle vocazioni e della formazione spirituale dei seminaristi. “I sacerdoti – ha affermato – siano uomini di Dio, capaci di guidare gli altri”. I religiosi, ha detto ancora, devono essere “un esempio e una fonte di incoraggiamento per tutta la Chiesa”.

 
“Priests and religious require constant support…”
“Sacerdoti e religiosi – è stata la sua esortazione – devono essere costantemente sostenuti nella loro vita di celibato e di verginità consacrata”. Il Papa si è quindi felicitato con i vescovi dell'Uganda per le forme di evangelizzazione popolare presenti nel Paese come i pellegrinaggi al Santuario dei Martiri Ugandesi. Ed ha rinnovato l’appello a sostenere gli sfollati e gli orfani vittime della guerra come anche le persone afflitte dalla povertà, dall’Aids e da altre malattie. Al tempo stesso ha messo l’accento sulla formazione dei laici, in particolare per quanti sono impegnati nei media, nella politica e nella cultura:

 
“Encourage them to be active…”
“Incoraggiateli ad essere attivi e franchi nel servizio di ciò che è giusto e nobile”, ha detto il Papa. In questo modo, ha soggiunto, “la società nel suo insieme beneficerà” del servizio di cristiani che “assumono ruoli di leadership nel servizio del bene comune”. Anche i movimenti ecclesiali, ha affermato, “meritano il vostro sostegno per il loro contributo positivo alla vita della Chiesa". Ha infine auspicato che i fedeli ugandesi sviluppino “un senso di responsabilità verso se stessi, le proprie comunità e la loro Chiesa”.







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