Comece: cristianesimo ed islam insieme per la democrazia
“Il ruolo degli attori religiosi nel rafforzare la società civile e la democratizzazione
nei Paesi confinanti con l’Ue”. É il titolo del secondo momento dei seminari “Islam,
Cristianesimo ed Europa”, che si è svolto ieri a Bruxelles, su iniziativa di Comece
e Fondazione Adenauer, come riferisce il Sir. “Gli attori religiosi hanno avuto un
ruolo chiave nei processi di democratizzazione di alcuni Paesi dell’Europa centrale”
ha spiegato il prof. Klaus Ziemer, studioso delle trasformazioni sociopolitiche ed
economiche nell’Europa orientale. Secondo il professore, “gli attori sociali possono
generare un cambiamento di mentalità verso i Paesi vicini, precedendo le trasformazioni
istituzionali e politiche”. Tuttavia, “le relazioni tra i nuovi membri Ue ed i propri
vicini sud-orientali sono ancora molto condizionate dalla storia e dalle strumentalizzazioni
politiche avvenute”, in cui le Chiese sono state coinvolte. Il dott. Thorsten Göbel,
membro di “Pane per il mondo”, ha spiegato che “le Chiese hanno l’enorme vantaggio
di potersi impegnare per la pace e la giustizia a tutti i livelli”. Amr Elshobaki,
presidente dell’Arab Forum for Alternatives al Cairo, ha invece evidenziato la necessità
che “i processi di democratizzazione nei Paesi islamici vengano avviati da riformatori
laici, che non appartengano a movimenti politici di matrice religiosa e solo in un
secondo momento cercano di integrare le forze connotate dal punto di vista religioso”.
A conclusione dei lavori, Róza von Thun, parlamentare europea ed attivista di Solidarnosc
durante il comunismo, si è detta critica riguardo al coinvolgimento diretto delle
religioni ed in particolare delle Chiese in politica. (F.C.)