Indonesia: il vescovo di Bandung sull'importanza del dialogo interreligioso
“Essere religiosi, in Indonesia, significa essere interreligiosi”: un forte appello
a dialogare con tutte le fedi è stato lanciato da mons. Johannes Pujasumartam, segretario
generale della Conferenza episcopale indonesiana e vescovo di Bandung, intervenuto
durante un congresso della Comunione delle Chiese in Indonesia, un’organizzazione
protestante. “Il dialogo è un modo maturo e intelligente di essere indonesiani - ha
insistito monsignor Pujasumartam – e se la Chiesa vuole davvero avere un ruolo in
questo paese, ci deve essere un’autentica cooperazione”. Nel suo discorso, di cui
alcuni stralci sono stati riferiti dall’agenzia di stampa cattolica indonesiana Ucan
ripresa dalla Misna, il vescovo, per altro esponente del Pontificio Consiglio per
il dialogo interreligioso, ha invitato le Chiese a unirsi per lottare contro la povertà,
fonte d’ingiustizie. “La Chiesa che stiamo costruendo – ha aggiunto monsignor Pujasumartam
– dovrebbe essere la Chiesa dei poveri e una Chiesa che si preoccupa per le vittime
di questa ingiustizia”. In Indonesia la religione musulmana è di gran lunga la più
diffusa, mentre tra i cristiani i più numerosi sono i protestanti. Su 231 milioni
di abitanti, i cattolici sono otto milioni. (R.P.)