Cresce l’attesa per l’Ostensione della Sindone mentre emergono nuove prove sulla
sua veridicità
L’Uomo della Sindone continua ad affascinare e a rappresentare una sfida per tutti.
L’Ostensione del sacro Lino, in programma a Torino dal prossimo 10 aprile al 23 maggio,
registra già un enorme numero di prenotazioni, a testimonianza delle attese che si
concentrano attorno a questa reliquia, il più famoso e studiato reperto storico del
mondo. Il prof. Pierluigi Baima Bollone, che ha dedicato buona parte della sua esistenza
e del suo lavoro scientifico proprio alla Sacra Sindone, ha riproposto un viaggio
fra le contese scientifiche e religiose che hanno accompagnato da sempre il cammino
della Sindone. Direttore onorario dell’Istituto Internazionale di Sindonologia, Baima
Bollone ha condotto la famosa indagine che, grazie alle analisi ematologiche sui fili
di lino, ha accertato la presenza di sangue umano sul telo, conservatosi inalterato
probabilmente per la contestuale presenza di materiali conservativi, quali aloe e
mirra. Baima Bollone ha presentato alcune immagini inedite sulle più recenti analisi
chimico-fisiche che portano nuove prove a favore della Sindone. Si tratta di analisi
sul lino che mostrano come il tessuto non risulti assolutamente intaccato da un calore
ipotizzabile attorno ai 200 gradi, necessari per la fissazione dell’immagine tridimensionale.
Sviluppi che contribuiscono ulteriormente a demolire la prova radiometrica al carbonio-14
eseguita nel 1988, che sembrò smentire l’origine storica del sudario, demolendone
la credibilità. Conclusioni che – ha ribadito Baima Bollone - sono state sconfessate
pubblicamente dallo stesso laboratorio di Oxford che eseguì le analisi. Lo studioso
ha ribadito come gli studi non ricerchino la verità ultima sull’immagine piuttosto,
come lo definì Giovanni Paolo II, “il volto eloquente e silenzioso della Sindone”
evidenzia “la fragilità della ragione nel cogliere la storia di quell’Uomo rimasto
impresso sul telo per restare per sempre sotto gli occhi del mondo”. (A cura di
Fabio Brenna)