Thailandia: la morte di padre Lenfant, per 57 anni missionario tra i poveri e i malati
“Un modello per tutti i sacerdoti e laici thai per il suo zelo nel servire Dio”. Con
queste parole mons. Francis Xavier Kriengsak Kovithavanij, arcivescovo di Bangkok,
ha ricordato ieri padre Jean Paul Lenfant, missionario delle Missioni estere di Parigi
(Mep) morto all’età di 82 anni di cui 57 dedicati alla missione della Chiesa thai.
“Il lavoro di padre Lenfant ha dato grandi virtù alla nostra Chiesa”, ha affermato
l’arcivescovo durante il funerale celebrato nella cattedrale di Bangkok - egli ha
speso la sua vita come testimone di serenità distribuendo ogni giorno l’Eucarestia
ai malati, dando forza e salute alle loro anime”. Nato nel 1928 a St. Étienne in Francia,
padre Lenfant è ordinato sacerdote nel 1951. Nel 1953 parte per la Thailandia dove
giunge insieme ad altri due sacerdoti del Mep. Fino al 1987 lavora tra i poveri delle
varie missioni dell’arcidiocesi e insegna presso i seminari di St. Joseph e Lux Mundi
di Samprhran, nella provincia di Nakohn Pathon. Dopo 5 anni passati in Francia come
responsabile dell’ufficio storico del Mep, nel 1993 viene richiamato in Thailandia
e diventa cappellano del St. Louis Hospital di Bangkok. Qui si dedica all’assistenza
spirituale dei malati fino a pochi giorni dalla sua morte, avvenuta lo scorso 23 febbraio.
Il suo corpo è stato deposto nella parrocchia di St. Peter a Samphran, dove riposano
i missionari del Mep dell’arcidiocesi di Bangkok. La congregazione del Mep è stata
fondata nel 1659 per diffondere il Vangelo in Asia ed è attiva in Thailandia sin dal
1662. A tutt’oggi operano nel Paese 29 missionari dediti soprattutto all’evangelizzazione
delle popolazioni indigene e a tutti coloro che non conoscono la Parola di Dio. (R.P.)