2010-03-01 14:28:55

Incontro cristiano-islamico al Cairo: opporsi al fanatismo religioso a partire dalle scuole e dai media


Riflettere sulle cause scatenanti della violenza confessionale e proporre delle soluzioni, tenendo conto del ruolo positivo che possono giocare le religioni in questo frangente. E’ stato questo il tema di fondo che ha animato l’ultima riunione del Comitato congiunto per il dialogo, svoltasi al Cairo verso la fine dello scorso febbraio tra il Comitato permanente di al Azhar per il Dialogo tra le religioni monoteistiche e il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso. Sulla dichiarazione finale dell’incontro, resa nota dal Comitato, il servizio di Alessandro De Carolis: RealAudioMP3

Valori comuni da promuovere, discriminazioni religiose da estirpare in ogni settore della convivenza umana, tensioni alimentate da fanatismi religiosi combattute con le armi della solidarietà e del rispetto. Con un articolato documento, i membri delle delegazioni dell’Università egiziana di al Azhar – uno dei principali centri di insegnamento dell’islam – e del Pontificio Coniglio per il Dialogo Interreligioso, quest’ultima guidata dal suo cardinale presidente, Jean-Louis Tauran, hanno convenuto su alcuni punti ritenuti imprescindibili per sconfiggere ogni forma di violenza di tipo confessionale. In un clima di “rispetto reciproco e di amicizia”, la delegazione vaticana era stata ricevuta dall’imam di al-Azhar, il prof. Muhammad Sayyed Tantawi, nei due giorni di incontro svoltisi tra il 23 e il 24 febbraio al Cairo. Dell’imam sono state anzitutto apprezzate le parole di condanna per la morte dei sei cristiani e di un poliziotto musulmano – avvenute lo scorso 7 gennaio, nella località egiziana di Naga Hamadi, durante la notte del Natale ortodosso – e per le parole di vicinanza espresse nei riguardi delle famiglie delle vittime.
 
Il tragico avvenimento, citato nella dichiarazione finale dell’incontro, ha fatto da premessa alla volontà di riaffermare “l’uguaglianza di tutti i cittadini in materia di diritti e doveri, indipendentemente dalla loro appartenenza religiosa”. Tra i punti ribaditi nel documento, si indica il bisogno di “prestare maggiore attenzione al fatto che la strumentalizzazione della religione per fini politici o di altro tipo può essere una fonte di violenza” e che, dunque, va evitata “la discriminazione sulla base dell'identità religiosa”. Il testo mette in risalto i valori del perdono reciproco e della riconciliazione, come “condizioni necessarie – si legge – per una convivenza serena e feconda”, così come definisce il riconoscimento delle somiglianze e il rispetto delle differenze “un prerequisito per una cultura del dialogo sulla base di valori comuni”. Viceversa, sprona a combattere “qualsiasi azione tesa a creare tensioni, divisioni e conflitti nella società”.
 
E’ importante, si nota ancora, che maturi una forte opposizione alla discriminazione religiosa in tutti i campi, grazie anche a leggi, si afferma, che “dovrebbero garantire una fondamentale uguaglianza”. E dai valori alla loro applicazione concreta, la dichiarazione finale invita a “promuovere una cultura del rispetto reciproco e del dialogo attraverso l'educazione a casa, a scuola, nelle chiese e nelle moschee”, e a promuovere “uno spirito di fraternità fra tutte le persone e le comunità”. In particolare, bisogna “assicurarsi – si chiede - che l'insegnamento dei leader religiosi come pure i libri di testo scolastici e di insegnamento non contengano dichiarazioni o si riferiscano a eventi storici che, direttamente o indirettamente, possano indurre un atteggiamento violento fra i seguaci di diverse religioni”. In modo analogo, vanno stigmatizzati gli attacchi contro le religioni nei mezzi di comunicazione di massa, “in particolare – si precisa – sui canali in via satellite, a causa del pericoloso effetto che tali programmi possono avere sulla coesione sociale e la pace tra le comunità religiose”. Il prossimo incontro del Comitato congiunto, si conclude, è in programma per il 23 e 24 febbraio 2011 a Roma.







All the contents on this site are copyrighted ©.